Mistero nei cieli

Copenaghen, allarme droni: stop a decolli e atterraggi nello scalo principale

L'aeroporto internazionale della capitale danese ha sospeso le operazioni dopo l’avvistamento di due o tre droni di grandi dimensioni. Scalo chiuso fino alle 9. Un caso simile poche ore prima a Oslo

23 Set 2025 - 00:31
 © Tgcom24

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Il traffico aereo dell'aeroporto di Copenaghen è stato improvvisamente sospeso nella serata di lunedì 22 settembre, dopo l'avvistamento di più droni non autorizzati nello spazio aereo circostante. Secondo le autorità danesi si tratta di due o tre velivoli di grandi dimensioni, osservati a partire dalle 20:26 locali. La misura di emergenza ha portato alla chiusura completa dello scalo dalle 20:30, con conseguente stop a tutti i decolli e gli atterraggi. Decine di voli sono stati dirottati verso aeroporti alternativi in Danimarca e nei Paesi vicini, mentre centinaia di passeggeri sono rimasti bloccati in attesa di nuove disposizioni. La polizia, intervenuta immediatamente, ha confermato che le indagini sono in corso ma al momento non è stata fornita alcuna stima sui tempi di riapertura. I droni sarebbero di grandi dimensioni e si affaccia l'ipotesi che siano militari.

Droni avvistati nello spazio aereo: chiusura immediata dello scalo

 La decisione di interrompere le operazioni è arrivata poco dopo le prime segnalazioni, quando i droni sono stati individuati all'interno e nei pressi delle piste di volo. La portavoce dell'aeroporto, Lise Agerley Kürstein, ha spiegato alla stampa danese che la procedura di sicurezza adottata non consente alcun movimento aereo finché l'area non sarà considerata sicura. "La polizia sta indagando sulla questione e finché non avrà maggiori informazioni lo spazio aereo resterà chiuso", ha dichiarato. L'intervento rapido è stato ritenuto necessario per tutelare l'incolumità dei passeggeri e degli equipaggi.

Scalo chiuso fino a martedì

 Secondo l'ultimo aggiornamento di Eurocontrol, l'aeroporto di Copenaghen rimarrà chiuso fino alle 07:00 UTC del 23 settembre, le 9 di martedì in Italia. Finora sono stati cancellati 50 voli, 50 voli sono stati deviati e si prevede che circa altri 20 voli saranno dirottati nelle prossime ore. I passeggeri coinvolti sono stati invitati a monitorare costantemente gli aggiornamenti delle compagnie aeree. Le autorità non hanno ancora fornito un bilancio ufficiale del numero complessivo dei viaggiatori interessati, ma i disagi si sono estesi a migliaia di persone, con ripercussioni anche sulle coincidenze internazionali.

Le indagini della polizia danese sulla presenza dei droni

 Le forze dell'ordine hanno confermato la presenza di droni "large", ovvero di dimensioni tali da costituire un serio pericolo per la sicurezza aerea. Non è ancora chiaro chi li stesse pilotando né con quale obiettivo. In passato altri scali europei hanno subito interruzioni a causa di episodi simili, ma quello di Copenaghen rappresenta uno dei casi più significativi in Europa settentrionale degli ultimi anni. Arrivato anche l'esercito sul posto, c'è anche l'ipotesi dell'abbattimento dei droni.

Un aeroporto strategico per l'Europa settentrionale

 Lo scalo di Copenaghen è il principale hub danese e uno dei più trafficati del Nord Europa, con milioni di passeggeri in transito ogni anno. La chiusura anche solo per poche ore ha conseguenze rilevanti sull'intero sistema dei collegamenti internazionali, in particolare per i voli tra Europa e Asia. L'episodio ha riportato al centro dell'attenzione la questione della sicurezza degli spazi aerei e della vulnerabilità delle infrastrutture strategiche a fronte di minacce non convenzionali.

Cyberattacchi recenti agli scali europei: il timore di una guerra ibrida

 L'allarme di Copenaghen arriva a pochi giorni da un altro episodio che ha colpito il settore del trasporto aereo. Il 20 settembre diversi aeroporti europei, tra cui Heathrow a Londra, Bruxelles e Berlino, sono stati interessati da un attacco informatico ai sistemi di check-in e imbarco gestiti dal fornitore Collins Aerospace. Secondo i dati diffusi, solo nello scalo londinese si sono registrati oltre 140 voli in ritardo e alcune cancellazioni. Gli esperti di cybersicurezza hanno sottolineato come episodi di questo tipo, sommati ad azioni fisiche come l'uso di droni, possano rientrare nello scenario delle cosiddette “guerre ibride”, in cui strumenti tecnologici e militari si combinano per mettere sotto pressione infrastrutture sensibili. Sebbene non vi siano conferme di collegamenti diretti tra i due episodi, il tema resta al centro del dibattito internazionale.

Un episodio parallelo a Oslo e le tensioni in Europa settentrionale

 Nella stessa serata del 22 settembre un episodio simile si è verificato anche all'aeroporto di Oslo, dove la presenza di droni ha costretto a concentrare il traffico aereo su una sola pista. Secondo il canale pubblico norvegese NRK, la situazione è tornata alla normalità dopo alcune ore. L'incidente, unito a quello di Copenaghen, si inserisce in un contesto di crescente allerta in Europa settentrionale, dove fonti di sicurezza segnalano un aumento di attività di sabotaggio attribuite alla Russia e incursioni nello spazio aereo NATO nelle ultime settimane.

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