Mistero nei cieli

Copenaghen, allarme droni: scalo riaperto nella notte | Velivoli anche su Oslo | Premier danese: "Attacco di gravità mai vista"

L'aeroporto internazionale della capitale danese ha sospeso le operazioni dopo l’avvistamento di due o tre droni di grandi dimensioni. Lo scalo è rimasto chiuso per quasi 5 ore. La polizia: "Non siamo riusciti a vederli"

23 Set 2025 - 10:55
 © Tgcom24

© Tgcom24

Il traffico aereo dell'aeroporto di Copenaghen è stato improvvisamente sospeso nella serata di lunedì 22 settembre, dopo l'avvistamento di più droni non autorizzati nello spazio aereo circostante. Secondo le autorità danesi si tratta di due o tre velivoli di grandi dimensioni, osservati a partire dalle 20:26 locali. La misura di emergenza ha portato alla chiusura completa dello scalo dalle 20:30, con conseguente stop a tutti i decolli e gli atterraggi. Decine di voli sono stati dirottati verso aeroporti alternativi in Danimarca e nei Paesi vicini, mentre centinaia di passeggeri sono rimasti bloccati in attesa di nuove disposizioni. La polizia, intervenuta immediatamente, ha confermato che le indagini sono in corso. I droni sarebbero di grandi dimensioni e si affaccia l'ipotesi che siano militari. Verso l'1 di notte lo scalo danese è stato aperto ma il mistero dei droni non si è concluso: per la stessa motivazione è stato chiuso lo scalo di Oslo in Norvegia, riaperto tre ore più tardi.

Premier Frederiksen: "Attacco più grave mai visto"

 "Quello a cui abbiamo assistito ieri sera è l'attacco più grave mai visto contro un'infrastruttura critica danese". Lo ha afferma la prima ministra della Danimarca Mette Frederiksen, riferendosi ai droni che ieri hanno sorvolato l'aeroporto di Copenaghen. Lo riporta l'emittente TV 2. Mette Frederiksen aggiunge che l'episodio fa luce su ciò che "noi, come società, dobbiamo essere pronti ad affrontare".

La polizia danese: "Ancora sconosciuti responsabili del volo dei droni"

 La polizia danese non ha ancora individuato i responsabili del sorvolo dei droni sull'aeroporto di Copenaghen, ma si tratta di persone "competenti". "Il numero, le dimensioni, le rotte di volo, il tempo trascorso sopra l'aeroporto. Tutto questo insieme indica che si tratta di un attore capace. Quale attore capace, non lo so", ha detto ai giornalisti l'ispettore di polizia Jens Jespersen. L'aeroporto è rimasto chiuso per diverse ore, causando numerosi ritardi e disagi per 20.000 passeggeri.

Zelensky: "Violazione spazio aereo danese è russa"

 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X ha reso noto di aver affrontato l'argomento delle 'violazioni da parte della Russia dello spazio aereo degli Stati membri della NATO, anche il 22 settembre a Copenaghen' con la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva. "Abbiamo scambiato - scrive - opinioni sulle ragioni. Se non ci sarà una risposta decisa da parte degli alleati, sia Stati che istituzioni, alle provocazioni, la Russia continuerà a perpetrare tali violazioni'. La polizia intanto non ha né confermato né smentito che i droni siano russi, limitandosi a riferire di essere al lavoro.

Scalo riaperto nella notte

 Un comunicato ufficiale aveva annunciato la riapertura dello scalo danese per le 9 di mattina. Ma poi quasi verso l'1 è arrivata la notizia della riapertura. Lo ha annunciato lo stesso aeroporto sul proprio account X, precisando che ci saranno "ritardi e cancellazioni". I passeggeri coinvolti sono stati invitati a monitorare costantemente gli aggiornamenti delle compagnie aeree. Le autorità non hanno ancora fornito un bilancio ufficiale del numero complessivo dei viaggiatori interessati, ma i disagi si sono estesi a migliaia di persone, con ripercussioni anche sulle coincidenze internazionali.

La polizia: "Non li abbiamo visti, sono volati via"

 All'1:30 di notte la polizia danese ha indetto una conferenza stampa per spiegare quanto è successo. Ma in realtà le informazioni rilasciate sono ben poche. Dei droni non si sa il numero e nemmeno le dimensioni. Le forze dell'ordine non sono nemmeno riuscite a vederli, sono volati via nel momento in cui lo scalo danese è stato chiuso. Difficile quindi attribuire questa situazione ai russi. Alla domanda se sia stato tentato l'abbattimento Jakob Hansen, vice ispettore di polizia, non ha voluto rispondere. Anche sulla possibilità che i droni stessero per compiere un attacco la risposta è stata evasiva: "Non lo sappiamo, non c'era alcun segnale di questo tipo". Secondo la polizia nessun passeggero è stato mai in pericolo.

Un aeroporto strategico per l'Europa settentrionale

 Lo scalo di Copenaghen è il principale hub danese e uno dei più trafficati del Nord Europa, con milioni di passeggeri in transito ogni anno. La chiusura anche solo per poche ore ha conseguenze rilevanti sull'intero sistema dei collegamenti internazionali, in particolare per i voli tra Europa e Asia. L'episodio ha riportato al centro dell'attenzione la questione della sicurezza degli spazi aerei e della vulnerabilità delle infrastrutture strategiche a fronte di minacce non convenzionali.

Cyberattacchi recenti agli scali europei: il timore di una guerra ibrida

 L'allarme di Copenaghen arriva a pochi giorni da un altro episodio che ha colpito il settore del trasporto aereo. Il 20 settembre diversi aeroporti europei, tra cui Heathrow a Londra, Bruxelles e Berlino, sono stati interessati da un attacco informatico ai sistemi di check-in e imbarco gestiti dal fornitore Collins Aerospace. Secondo i dati diffusi, solo nello scalo londinese si sono registrati oltre 140 voli in ritardo e alcune cancellazioni. Gli esperti di cybersicurezza hanno sottolineato come episodi di questo tipo, sommati ad azioni fisiche come l'uso di droni, possano rientrare nello scenario delle cosiddette “guerre ibride”, in cui strumenti tecnologici e militari si combinano per mettere sotto pressione infrastrutture sensibili. Sebbene non vi siano conferme di collegamenti diretti tra i due episodi, il tema resta al centro del dibattito internazionale.

Un episodio parallelo a Oslo e le tensioni in Europa settentrionale

 Nella stessa serata del 22 settembre un episodio simile si è verificato anche all'aeroporto di Oslo, dove la presenza di droni ha costretto a concentrare il traffico aereo su una sola pista. Poi è arrivata la decisione di chiudere lo scalo per più di tre ore. Anche in questo caso sarebbe stata la presenza di un drone a causare la chiusura. L'incidente, unito a quello di Copenaghen, si inserisce in un contesto di crescente allerta in Europa settentrionale, dove fonti di sicurezza segnalano un aumento di attività di sabotaggio attribuite alla Russia e incursioni nello spazio aereo NATO nelle ultime settimane.