Gli avevano sparato

Colombia, muore il candidato presidenziale Uribe Turbay: due mesi dopo l'attentato a Bogotà

Il senatore colombiano, ferito gravemente in un agguato il 7 giugno, si è spento dopo un lungo ricovero in terapia intensiva

11 Ago 2025 - 13:06
 © Afp

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Miguel Uribe Turbay, senatore colombiano e candidato alla presidenza, è morto a 47 anni a Bogotà, due mesi dopo essere stato colpito in un attentato durante un comizio. L'esponente politico, figura di spicco della scena nazionale, era stato ferito gravemente il 7 giugno, quando un uomo armato aveva aperto il fuoco contro di lui in un quartiere centrale della capitale. Trasportato d'urgenza in ospedale, era stato sottoposto a diversi interventi chirurgici per arginare le lesioni causate dai proiettili, ma le sue condizioni non erano mai realmente migliorate. Negli ultimi giorni, secondo fonti mediche, un'emorragia cerebrale aveva aggravato ulteriormente il quadro clinico, rendendo vano ogni tentativo di salvataggio.

L'attentato del 7 giugno a Bogotà

 L'agguato a Miguel Uribe Turbay si è consumato nel pomeriggio del 7 giugno, durante un incontro elettorale in vista delle presidenziali colombiane. Il candidato presidente stava parlando a un gruppo di sostenitori quando un assalitore ha esploso più colpi d'arma da fuoco. I proiettili lo hanno raggiunto al torace e all'addome, provocando ferite gravissime. Le forze dell'ordine hanno immediatamente arrestato un sospettato, ma il movente resta ancora oggetto di indagine.

I due mesi di lotta in ospedale

 Dopo l'attentato, Uribe Turbay era stato ricoverato in terapia intensiva al Centro Médico de la Sabana. Le operazioni chirurgiche a cui è stato sottoposto hanno consentito di stabilizzare temporaneamente le sue condizioni, ma la convalescenza si è rivelata complessa. Fonti ospedaliere hanno riferito che il politico aveva subito danni estesi a più organi interni. Nei primi di agosto, un'emorragia cerebrale ha segnato un ulteriore peggioramento, riducendo le speranze di recupero. Il decesso è stato dichiarato nella mattinata dell'11 agosto.

La carriera politica di Uribe Turbay

 Nato nel 1978 a Bogotá, Miguel Uribe Turbay proveniva da una famiglia di lunga tradizione politica: la madre, Diana Turbay, fu giornalista e senatrice, uccisa nel 1991 durante un tentativo di liberazione da un sequestro delle Farc. Laureato in giurisprudenza e con studi di specializzazione all’estero, Uribe aveva iniziato la sua carriera come segretario del governo di Bogotá, distinguendosi per iniziative in tema di sicurezza urbana e gestione amministrativa. Eletto senatore nel 2022, si era affermato come esponente del centrodestra colombiano, vicino a posizioni liberali sul piano economico e ferme sul contrasto alla criminalità organizzata. Tra le sue priorità politiche figuravano la riforma della giustizia, il rafforzamento delle forze dell’ordine e politiche di crescita economica basate su investimenti esteri.

La sua candidatura alla presidenza, annunciata nel 2024, aveva l’obiettivo di proporsi come alternativa moderata alle polarizzazioni politiche del Paese. Sebbene le autorità non abbiano ancora stabilito un movente certo per l’attentato, investigatori e analisti hanno ipotizzato possibili collegamenti con le sue posizioni intransigenti contro gruppi criminali e reti di narcotraffico, oppure a tensioni sorte durante la campagna elettorale. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulle piste investigative per non compromettere le indagini in corso. La notizia della morte ha suscitato un'ondata di reazioni in tutto il Paese. Il presidente colombiano ha espresso "profondo dolore" per la perdita di “un uomo di servizio pubblico che credeva nel futuro della Colombia”. Numerosi esponenti politici, di maggioranza e opposizione, hanno ricordato il senatore come una figura di dialogo e impegno civile. La moglie, in una breve dichiarazione, ha ringraziato il personale medico e chi ha sostenuto la famiglia in questi mesi difficili.

Le indagini sull'agguato

 Le autorità colombiane un mese fa avevano annunciato l’arresto di José Arteaga Hernandez, ritenuto il presunto mandante dell’attentato contro Miguel Uribe Turbay. L’uomo è stato catturato in un quartiere della zona nord-occidentale di Bogotà. Secondo la polizia, sin dalle prime ore dopo l’attacco, su di lui gravavano forti sospetti: era stato visto nei pressi del parco della capitale dove, in pieno giorno, il 7 giugno, il senatore era stato colpito a colpi di pistola. Le accuse a suo carico comprendono tentato omicidio aggravato, fabbricazione, traffico e detenzione di armi da fuoco o munizioni, oltre all’utilizzo di minori per commettere reati. Gli investigatori continuano a verificare eventuali legami tra Hernandez e gruppi criminali o reti di narcotraffico.

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