Cina, l'Università di Shangai vuole stilare una lista degli studenti Lgbt
La denuncia arriva dai social: nel documento consegnato dall'ateneo domande su "posizioni ideologiche" ed eventuali "malattie mentali"
Il titolo del documento fatto circolare tra gli studenti recita "Sondaggio nel campus". L'allarme lanciato dagli studenti è che l'Università di Shangai, in Cina, sarebbe intenzionata a stilare una lista di tutti gli "studenti appartenenti alla comunità Lgbt". Nel documento ricevuto dai ragazzi, l'istituzione chiede inoltre di indicare "posizioni ideologiche", contatti sociali, "condizioni psicologiche" ed eventuali "disturbi mentali".
La denuncia era stata diffusa con un post su Weibo, principale social network cinese, dove è stato eliminato. Non prima che venisse ripreso su Twitter e dal Guardian che ha diffuso la notizia. L'università, fondata nel 1922, non ha ancora confermato l'autenticità del documento.
"È una mia decisione se fare coming out o meno, non un obbligo - ha scritto un utente su Weibo - Se non sono disposto a dichiarare la mia identità di genere, mi devono essere garantite le libertà di base come persona". La paura dei membri della comunità Lgbt è alimentata anche dalla decisione del social netowrk WeChat di cancellare decine di account legati a temi come la lotta all'omofobia. All'inizio del 2021, inoltre, un tribunale aveva stabilito che descrivere l'omosessualità come "un disturbo psicologico" - in base a quanto si leggeva su un libro di testo - non rappresentasse un errore bensì "una visione accademica". Dal 2020 è stata anche annunciata la chiusura dello Shanghai Pride, unica manifestazione dell'orgoglio gay di rilievo nel Paese.
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