Dal cameraman della Reuters Hossam al-Masri al reporter della NBC Moaz Abu Taha. E poi il fotoreporter di Al Jazeera Mohammed Salama e Mariam Abu Daqa, giornalista che collaborava con l'Independent Arabic e l'Associated Press. Secondo Sky News, il quinto reporter è Ahmed Abus Aziz
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Ci sono anche cinque giornalisti palestinesi tra le vittime del raid israeliano sull’ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. I reporter che hanno perso la vita il cameraman della Reuters Hossam al-Masri, il reporter della NBC Moaz Abu Taha, il fotoreporter di Al Jazeera Mohammed Salama, e Mariam Abu Daqa, giornalista che collaborava con diversi media, tra cui l'Independent Arabic e l'Associated Press. Secondo Sky News, il quinto reporter ucciso è Ahmed Abu Aziz.
Hossam al-Masri, cameraman a contratto della Reuters, stava riprendendo l'attacco quando ha perso la vita. "Il video in diretta dell'agenzia Reuters dall'ospedale, girato da Masri, si è improvvisamente interrotto nel momento dell'attacco iniziale, come mostrano le immagini della Reuters", scrive l'agenzia sul suo sito web.
Tra le vittime spicca Mariam Abu Daqa, 33 anni, madre di un figlio di 12 anni evacuato da Gaza all’inizio del conflitto. Collaboratrice di testate come Associated Press e Independent Arabic, Mariam non ha mai smesso di documentare la guerra attraverso foto, video e interviste, spesso lavorando proprio dall’ospedale Nasser da dove raccontava le difficoltà legate alla fame.
La giornalista ha lasciato una lettera al figlio condivisa sui social da Patrick Zaki. "Voglio che tu tenga la testa alta, che studi, che tu sia brillante e che diventi un uomo che vale, capace di affrontare la vita. Non dimenticare che io facevo di tutto per renderti felice, a tuo agio e in pace, e che tutto ciò che ho fatto era per te".
Al Jazeera ha confermato la morte del reporter Mohammed Salama.
Tra i giornalisti uccisi c'è anche Moaz Abu Taha, reporter dell'emittente Nbc.
Secondo Sky News, il quinto reporter ucciso è Ahmed Abu Aziz.
Quella in corso a Gaza per giornalisti e operatori tv sta diventando una vera e propria mattanza, la guerra più sanguinosa mai registrata per la categoria. Più dei due conflitti mondiali, più della guerra di Corea o di quella del Vietnam, più dell'Afghanistan.
Con i cinque uccisi nel raid sull'ospedale di Khan Yunis salgono ad almeno 245 i reporter morti nella Striscia dall'inizio dell'offensiva di Israele, il 7 ottobre del 2023, come riporta il Sindacato dei giornalisti palestinesi. Il mese più sanguinoso l'ottobre del 2023 con 37 vittime, secondo lo statunitense Committee to Protect Journalists (Cpj).
I dati di Reporters sans frontieres (Rsf) indicano che sono almeno 380 quelli rimasti feriti più o meno gravemente negli attacchi israeliani. Mentre 90 sono le sedi di informazione distrutte, 31 i giornalisti palestinesi incarcerati e detenuti nelle prigioni israeliane e 35 i casi in cui i reporter sono stati colpiti deliberatamente, mentre tutti gli altri rientrano nella categoria delle vittime collaterali.
Dal 2000 ad oggi, indicano le statistiche dell'Unesco, sono stati 1.683 i giornalisti uccisi in tutte le guerre, e solo nel 2024 - spiega il Cpj - si é registrato un reporter ucciso ogni tre giorni.