La polemica

EscalatorGate all’Onu, Trump bloccato sulla scala mobile per "umiliarlo": ma la verità è un'altra

Un momento surreale all'arrivo del presidente al Palazzo di Vetro rilancia accuse e tensioni diplomatiche. Ma l'Onu fornisce una spiegazione tecnica che smentisce le ipotesi di sabotaggio

24 Set 2025 - 09:32

La scena è stata rapida quanto virale: Donald Trump, accompagnato dalla moglie Melania, sta salendo una scala mobile all'interno del Palazzo di Vetro di New York, sede delle Nazioni Unite, quando il nastro si blocca improvvisamente. Il filmato dell'episodio fa immediatamente il giro del mondo, alimentando commenti ironici e ipotesi complottiste: si tratta di un sabotaggio? Un gesto per umiliare il presidente? O semplicemente un incidente tecnico?

L'episodio, soprannominato online "Escalator Gate", avviene poche ore prima dell'intervento di Trump all'Assemblea Generale. A renderlo ancora più sospetto, agli occhi dei sostenitori del tycoon, è il fatto che il teleprompter usato per il discorso risulterà poco dopo malfunzionante, costringendolo a improvvisare. Durante il suo intervento, Trump stesso non risparmia frecciate all'organizzazione internazionale: "Tutto ciò che ho avuto dalle Nazioni Unite è stata una scala mobile che si è fermata nel mezzo... e un cattivo teleprompter", ha dichiarato in tono sarcastico.

Trump bloccato sulla scala mobile dell'Onu: è polemica

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Le spiegazioni dell'Onu: "Errore attivato dal team Trump"

 A sgonfiare le teorie più estreme è Stephane Dujarric, portavoce ufficiale dell'Onu. Secondo quanto riferito alla stampa, la scala mobile si sarebbe fermata per l'attivazione accidentale di un meccanismo di sicurezza interno, progettato per prevenire incidenti o lesioni. La causa scatenante? Un videomaker dello staff di Trump avrebbe camminato in senso contrario sulla scala per riprendere l'ingresso del Presidente. Il gesto, apparentemente banale, avrebbe attivato il sensore di blocco automatico. "È un sistema di sicurezza standard – ha spiegato Dujarric – e si è attivato esattamente come dovrebbe in queste circostanze".
Tuttavia, la spiegazione non ha convinto tutti. Dalla Casa Bianca, la portavoce Karoline Leavitt ha replicato con fermezza: "Se qualcuno all'Onu ha deliberatamente fermato la scala mentre il Presidente e la First Lady stavano salendo, deve essere licenziato e sottoposto a indagine".

Il sospetto dell'umiliazione e le reazioni online

 La tensione è aumentata ulteriormente quando alcuni siti e profili social vicini a Trump hanno rilanciato una teoria secondo cui funzionari Onu avrebbero architettato il blocco come gesto deliberato. In rete è rapidamente comparso l'hashtag #EscalatorGate, accompagnato da meme, clip e analisi al limite del paradossale. Alcuni media hanno riferito che fonti interne all'Onu avrebbero fatto battute nei giorni precedenti sullo stato di manutenzione delle infrastrutture, ipotizzando scherzosamente azioni dimostrative contro gli Stati Uniti. Nessuna conferma ufficiale è mai arrivata a supporto di queste affermazioni.
Parallelamente, l'Onu ha ribadito che anche il teleprompter utilizzato da Trump non era sotto il controllo dell'organizzazione, ma fornito direttamente dal team statunitense. Un chiarimento che punta a smontare la narrativa del sabotaggio multiplo.

Una vicenda che diventa simbolo di tensione diplomatica

 L'incidente, per quanto possa apparire minore sul piano tecnico, assume un significato più ampio all'interno del contesto geopolitico attuale. Trump è da tempo critico verso le Nazioni Unite e più volte ha minacciato tagli ai finanziamenti statunitensi. L'episodio della scala mobile finisce così per alimentare simbolicamente questa contrapposizione.
In assenza di prove concrete su un sabotaggio deliberato, la narrazione ufficiale resta quella dell'incidente tecnico. Ma come spesso accade in politica, la percezione pubblica può avere un impatto più forte dei fatti.

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