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Black Lives Matter, dopo i Redskins cambiano nome anche gli Edmonton Eskimos 

La squadra canadese è la seconda franchigia del football americano a modificare il proprio nome come forma di rispetto verso le popolazioni native

Edmonton Eskimos 

Nel football americano gli Eskimos non esisteranno più. O meglio, non verranno più chiamati così. A decidere il cambio di nome della squadra di Edmonton è stato lo stesso consiglio d'amministrazione della società. La scelta è stata presa come forma di rispetto verso le comunità native ritenendo il nome "eschimesi" offensivo. Sul cambiamento hanno pesato (non poco) le varie sollecitazioni dai partner commerciali della squadra. Gli ormai ex Eskimos sono la seconda società della lega dopo i Washington Redskins a cambiare il proprio nome. D'ora in poi si chiameranno Edmonton Football Team

Le origini del nome e delle polemiche - Il dibattito sul nominativo della squadra canadese è in corso ormai da anni. Il termine Eskimos fu associato alla squadra dai giornalisti di un’altra provincia canadese, Calgary, agli inizi del '900 come offesa per il clima gelido di Edmonton. L’appellativo rimase poi come nome non ufficiale negli anni a seguire. 

 

Nel 2015 il politico Natan Obed, attuale presidente della ITK, organizzazione no-profit che rappresenta in Canada oltre 60.000 Inuit, intervenne nel dibattito accusando la società di usare la comunità come mascotte per l’intrattenimento sportivo.

La morte di George Floyd e tutti gli eventi che si sono susseguiti nelle ultime settimane hanno spinto la società a cambiare. Un percorso, come assicura Janice Agrios, presidente del CdA, iniziato già tre anni fa con delle ricerche interne: ‘’Ritenevamo fondamentale ricevere input dalla comunità degli Eschimesi. La ricerca ha rivelato che il 78% degli Inuit dell’Artico occidentale era contrario al cambio di nome, una percentuale molto più bassa nell’Artico Orientale (31%)".

Le minacce degli sponsor - Agli inizi di luglio il club ha annunciato che avrebbe mantenuto il soprannome.  Ma la scelta è durata poco: a cambiare le carte in tavola poi è stata la pressione dei partner commerciali. La compagnia assicurativa Belairdirect, che sponsorizza una lotteria durante le partite a Edmonton, ha minacciato di interrompere la collaborazione nel caso in cui la società non avesse cambiato il nome. Una richiesta arrivata anche da Sports Book Direct, altro sponsor della squadra. 

 

Sulla questione è intervenuto anche Warren Moon, ex quarterback degli Edmonton, con i quali ha giocato per cinque stagioni, dichiarando di non essere sorpreso dalla decisione di cambiare nome al team: ‘’Eskimos per me significa solo orgoglio e vittoria. Ma considerando il momento in cui viviamo, probabilmente è meglio andare avanti e fare questo cambiamento - ha dichiarato Moon - Se alcune persone si sentono offese, allora è qualcosa di cui dovremmo davvero preoccuparci".

Il revisionismo nello sport americano non è del tutto una novità. Se i Redskins hanno già scelto il nuovo nome il dibattito è aperto nel mondo del golf. Da più parti si chiede di cambiare nome a uno dei quattro major, il più tradizionalista di tutti. L' Augusta Masters, in Georgia, ricorderebbe troppo il periodo coloniale. 
 

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