Federica Bevilacqua parla della 24enne caduta dal terzo piano di un palazzo: "Amava troppo la vita, non si sarebbe mai suicidata. Vogliamo delle risposte e vogliamo che si indaghi"
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Federica Bevilacqua, 26 anni, cugina di Aurora Maniscalco, la hostess palermitana di 24 anni morta a Vienna dopo essere precipitata dal terzo piano di un palazzo, chiede che si indaghi e che si faccia chiarezza su quanto accaduto la notte tra sabato e domenica. E afferma molto chiaramente di non credere all'ipotesi dei suicidio: "Era piena di vita, curiosa e aveva tanta voglia di vivere. Noi non vogliamo puntare il dito contro nessuno, ma troppi interrogativi rimangono aperti", dice. Secondo la cugina, dunque, Aurora "non era una ragazza depressa e non si sarebbe mai suicidata".
Intervistata da Repubblica, Federica Bevilacqua ribadisce che la cugina non si sarebbe mai tolta la vita. Su quella caduta dal terzo piano, dunque, serve far luce. Assieme ad Aurora quella maledetta notte c'era il fidanzato. "Lui dice che si è lanciata in seguito a una lite. Ammettiamo pure che lei abbia minacciato di buttarsi, ma perché allora non è stata fermata? Lui prima ha detto che ha tentato di trattenerla e poi che si è lanciata nell'istante in cui si è seduto", spiega Federica.
I parenti di Aurora Maniscalco hanno ammesso fin da subito che la 24enne avesse problemi col fidanzato. E anche la cugina conferma: "Aurora era una ragazza timida e non si confidava facilmente con tutti, ma pare che ultimamente litigassero molto". Poi ha ribadito: "Comunque siano andate le cose, sono convinta che Aurora amasse troppo la vita per farla finita".
La famiglia, dunque, intende, approfondire le dinamiche di quella notte. "Attraverso il legale abbiamo richiesto che venga fatta l'autopsia, il sequestro del corpo e dell'appartamento", racconta Federica Bevilacqua, secondo la quale la polizia di Vienna sarebbe convinta dell'ipotesi del suicidio: "Io non sono del mestiere, ma mi chiedo come mai la casa non sia stata sequestrata prima", conclude.