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Attentato a Kabul, gli Stati Uniti promettono vendetta | Si aggrava il bilancio delle vittime: sono almeno 200

Il team della sicurezza a Biden: "Probabile un altro attacco nella capitale afghana". Si teme l'uso di autobombe e razzi. I talebani: "Abbiamo il controllo di parte dell'aeroporto". Gli Usa smentiscono

L'America promette vendetta dopo l'attentato a Kabul che ha provocato 200 morti, tra cui 13 militari Usa, e almeno 200 feriti. "Il presidente Biden è stato chiaro: troveremo e uccideremo i responsabili", il presidente "li vuole morti", ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki in conferenza stampa. Secondo quanto riferisce la Cnn, il team americano della sicurezza nazionale ha detto che un altro attacco a Kabul "è probabile".

Il piano di Biden: droni e missili sull'Isis

Joe Biden prepara la reazione Usa per dare un segnale che l'America "non si fa intimidire" dai terroristi. Il commander in chief ha ordinato al Pentagono di mettere a punto piani di attacco per colpire leader, asset e strutture dell'Isis-K, la filiale afghana dello Stato Islamico che ha rivendicato l'attentato. L'ipotesi allo studio è l'uso di droni e missili contro i rifugi dei capi dei miliziani, probabilmente al confine col Pakistan. E forse solo dopo il completamento del ritiro il 31 agosto, per non compromettere ulteriormente la sicurezza delle evacuazioni. Sui rapporti con i talebani, intanto, la Casa Bianca chiarisce che né gli Usa né i suoi alleati riconosceranno a breve il nuovo regime.

 

 

Si temono nuovi attacchi

Il rischio di nuovi attacchi a Kabul resta altissimo. Secondo il capo del comando centrale Usa Kenneth McKenzie potrebbero essere compiuti con razzi e autobomba. Joe Biden in persona è stato avvertito dal suo team per la sicurezza nazionale che un nuovo attacco "è probabile" in queste ore. "Sono preoccupato, l'Isis ha la capacità, se lo vuole, di realizzare un maggior numero di questo tipo di attacchi", ha ammesso il ministro della Difesa britannico Ben Wallace. E anche la Cina, che ha mantenuto aperta la sua ambasciata a Kabul, ha invitato i propri cittadini a restare se possibile in casa e ad evitare "aree ad alto rischio": prima fra tutte, appunto, quella dell'aeroporto.

 

Talebani: "Abbiamo il controllo di parte dell'aeroporto"

I talebani hanno annunciato di aver preso il controllo di parte dell'aeroporto di Kabul, ma la notizia è stata smentita dagli Stati Uniti. "Oggi tre importanti zone nella parte militare dell'aeroporto di Kabul sono state evacuate dagli americani e sono sotto il controllo dell'Emirato islamico", ha spiegato il portavoce dei talebani Bilal Karimi. "Ora una parte molto piccola resta agli americani". "Dichiarazioni false. Non hanno il controllo su nessuna delle attività dello scalo", ha replicato il portavoce del Pentagono, John Kirby.

 

Sale il numero di vittime e feriti Con il passare delle ore, intanto, continua ad aggravarsi il bilancio dei morti nell'attacco, almeno 200 secondo le ultime informazioni. Tra le vittime straniere, oltre ai 13 militari americani, figurano anche tre cittadini britannici, incluso un bambino. Mentre molte famiglie afghane continuano disperatamente a cercare i loro cari, poiché molti degli uccisi non sono ancora stati identificati. Negli ospedali il lavoro procede senza un attimo di pausa. In quello di Emergency, che ha ricevuto oltre 60 feriti, le operazioni chirurgiche sono proseguite fino al mattino. "Quelli che abbiamo accolto mi sembravano persone che avevano visto la cosa più brutta del mondo, vittime di una cosa tremenda", ha raccontato Alberto Zanin, coordinatore medico dell'ospedale.

 

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