"A nessuno importa di noi, spariremo lentamente dalla storia", il messaggio in lacrime di una ragazza afghana
Il ritorno dei talebani desta forte preoccupazione per il futuro del Paese, specie per la condizione della donna
"Noi non contiamo perché siamo nati in Afghanistan, scompariremo lentamente dalla storia. A nessuno importa di noi". Sono le parole pronunciate a fatica, tra le lacrime, da una ragazza afghana dopo il ritorno dei talebani nel Paese. Il video, diventato virale, è stato diffuso via Twitter dalla giornalista iraniana Masih Alinejad.
Il ritorno dei talebani desta forte preoccupazione per il futuro dell'Afghanistan, specie per le condizioni delle donne che, con la caduta del regime islamico nel 2001, avevano conquistato a fatica alcuni importanti diritti.
Afghanistan, i talebani nel palazzo del signore della guerra vicino agli Usa: risate tra i divani di raso e stoviglie d'oro
Decine di combattenti talebani che armi in pugno entrano nel sontuoso palazzo Abdul Rashid Dostum, signore della guerra e acerrimo nemico degli insorti che avrebbe dovuto difendere la città di Mazar-i-Sharif fuggiti e invece è fuggito. A mostrarli è un video diffuso da Al Arabya nel quale gli insorti si riprendono mentre ridono e si siedono sui divani di raso, passandosi i servizi da the in oro e mostrando lo sfarzo del palazzo
Leggi Tutto Leggi Meno
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali