sovraffollamento estivo

"Non dite a nessuno di essere stati qui", i residenti di Barcellona provano a contrastare il turismo sfrenato

L'associazione dei comitati di quartiere distribuisce volantini ai visitatori. Quest'estate sono attese quindici milioni di persone

09 Ago 2019 - 13:34
 © twitter

© twitter

"Barcellona è un tesoro, nascondilo!". Se quest'anno avete deciso di passare le vacanze nella città catalana, potrebbe capitarvi di ricevere un volantino come questo. E' l'appello mosso ai turisti dalla FAVB, l'associazione che rappresenta i comitati di quartiere. "Non dite a nessuno di essere stati a Barcellona" si legge sul foglio. La città è pronta anche quest'anno a ricevere l'ondata estiva di visitatori e i residenti stanno cercando di sensibilizzare chi arriva sulle ramblas, per evitare il sovraffollamento e la fuga degli abitanti dai quartieri del centro.

Il sovraffollamento estivo è un tema caldo già da diversi anni a Barcellona. "E' assurdo che nel centro ci siano più turisti che residenti" è lo slogan con cui il sindaco Ada Colau ha vinto le elezioni nel 2015. In tanti quartieri popolari panetterie e barbieri hanno ceduto il posto a negozi di souvenir. Il primo cittadino è riuscito a imporre delle regole agli affitti di Airbnb e ha fatto approvare il PEUAT, un piano urbano speciale per la ricettività turistica che, fra le altre cose, vieta l’apertura di nuovi alberghi nel centro città. Ma la situazione pare non essere cambiata. I visitatori sono in continuo aumento: quest'estate, secondo le stime ufficiali, sono attesi in quindici milioni, circa due milioni di persone in più rispetto al 2018, per una città di poco più di un milione e 600mila abitanti.

I cittadini auspicano un cambiamento. Gli imprenditori chiedono al sindaco Colau, confermata lo scorso 15 giugno, di far rispettare le leggi e di investire in cultura, per offrire un'alternativa valida alla movida delle ramblas.

Gli altri casi in Europa Quello di Barcellona non è il solo caso di sovraffollamento turistico in Europa. Ad Amsterdam sono stati costretti a spostare la famosa scritta "I Amsterdam" dal centro alla periferia, in modo da promuovere altre zone della città. A Lisbona, l'ondata di vacanzieri ha causato l'aumento dei prezzi delle case e l'invasione di appartamenti per turisti nei quartieri del centro. Senza dimenticare la "nostra" Venezia, dove si continua a levare sempre più forte l’insofferenza dei residenti verso il continuo diffondersi di nuovi alberghi nel centro storico.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri