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FIFA 20, il calcio videogiocato di EA Sports tra tradizione e gradite novità

Electronic Arts lancia il nuovo capitolo della sua saga sportiva, arricchendo lʼesperienza di gioco senza grandi stravolgimenti

Mai come quest'anno, lo scontro tra i giganti del calcio videoludico passa da due filosofie differenti.

Da una parte c'è eFootball PES 2020, con Konami che ha lavorato alacremente per migliorare il gameplay, inserire un gran numero di squadre su licenza (inclusa la Juve, addirittura in esclusiva) e cercare di offrire una formula ancora più completa. Tutti elementi che hanno contribuito a rendere quello del 2020 il miglior capitolo nella storia di PES. Dall'altra c'è il rivale di sempre, quel FIFA 20 di Electronic Arts che vuole mantenere la propria leadership senza tuttavia stravolgere un processo di rinnovamento lento e ragionato, che si riflette tanto nelle novità di questa edizione quanto nel suo gameplay.

Abbiamo trascorso qualche giorno in compagnia del nuovo titolo calcistico di EA Sports, sperimentando le modalità principali di un pacchetto al solito molto ricco e variegato, nonostante l'assenza (pesante, per alcuni) del Viaggio di Alex Hunter, esauritosi col capitolo dello scorso anno. Al suo posto, però, c'è un ritorno particolarmente gradito: Volta Football, che riporta in auge il calcio di strada di FIFA Street cucendogli attorno una nuova storia tutta da vivere.

Partiamo proprio dalla novità principale: Volta Football sostituisce Il Viaggio con un gruppo di modalità che, passando dal 3 contro 3 al 5 contro 5 in stile Futsal, ci portano a viaggiare per il mondo alla scoperta del calcio di strada, fatto di velocità, acrobazie, trucchi da giocoliere e falli da tergo. Nei panni di una giovane stella dello street soccer, vi toccherà affrontare un viaggio che vi permetterà di raggiungere la definitiva consacrazione fino a entrare nel calcio che conta.

Questo percorso si traduce in una serie di partite che fanno da contorno a una storia dalla sceneggiatura a tratti discutibile, fatta degli immancabili stereotipi che sono alla base di ogni storia sportiva che si rispetti: il passato difficile, la necessità di dimostrare il proprio valore, le scelte che portano a estraniarsi da tutto e tutti alla disperata ricerca del successo. Si tratta di tematiche non proprio originali e già viste in decine di produzioni differenti, che rendono la storia di Volta Football "meno avvincente" di quanto non fosse quella di Hunter.

Dal Viaggio del buon vecchio Alex, Volta Football eredita inoltre un sistema di progressione che dona al giocatore la possibilità di potenziare il proprio alter ego con nuove "abilità", oltre a tutta una schiera di oggetti con i quali sarete in grado di personalizzare il suo aspetto estetico. Controller alla mano, Volta Football trasporta il gameplay tradizionale di FIFA 20 in un contesto diverso, quello urbano: ciò che ne consegue è uno stile di gioco familiare se avete già giocato alla serie di EA Sports in precedenza, ma allo stesso tempo differente, più veloce e divertente.

Grazie a una maggiore predisposizione ai trick, che vengono facilitati da un sistema di controllo più immediato, la modalità Volta Football risulta a volte troppo frenetica nel 3 contro 3 e 4 contro 4, specialmente quando a entrare in campo ci sono funamboli come Messi e CR7. La vera essenza di Volta Football risiede probabilmente nella sua variante 5 contro 5, che complice i suoi campi più ariosi consente al giocatore di esprimersi al meglio senza possibili frustrazioni e continui cambi di gioco. Complessivamente, però, l'esperimento di Electronic Arts può dirsi riuscito e siamo fiduciosi che questa modalità possa essere bilanciata e arricchita in futuro, così com'è stato a suo tempo per il Viaggio.

FIFA 20, il calcio videogiocato di EA Sports tra tradizione e gradite novità - foto 1
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Ma FIFA 20 non è solo calcio di strada ed EA Canada ha infarcito il suo gioco calcistico con la consueta varietà di modalità per tutti i gusti, dalla rinnovata Carriera alla regina Ultimate Team, che vi tiene compagnia settimanalmente sulle pagine di Mastergame grazie alla rubrica Mondo FUT. Se è ancora presto per parlare in modo approfondito di tutte le novità introdotte da FUT, complice la scarsa presenza di altri giocatori nei server di FIFA 20, differente è il discorso per la Carriera, che abbiamo potuto scoprire durante la nostra prova.

A seconda che decidiate di viverla dal punto di vista del Giocatore o dell'Allenatore, la Carriera saprà intrattenervi con un'esperienza cinematografica che tocca tutti gli aspetti principali della vita calcistica. Le novità più evidenti sono certamente da ricercare nel percorso da Allenatore, che consente di vestire anche i panni di un personaggio di sesso femminile e di gestire tutta una serie di aspetti legati al club, dalle trattative di calciomercato fino alle conferenze con la stampa. In generale, per quanto riguarda le modalità accessorie, l'impressione è che Electronic Arts si sia limitata esclusivamente a una serie di accorgimenti, qualche novità o variante di ciò che esisteva già, lasciando alla sola Volta Football il compito di principale peculiarità di questa edizione.

Intendiamoci, gli accorgimenti sono sempre graditi e quelli presenti nella modalità Pro Club (maggiori opzioni per personalizzare l'esperienza di gioco, inserimento di nuove sfide e competizioni, e così via), Calcio d'inizio (con nuove regole personalizzate a rendere le partite con gli amici più divertenti che mai) e anche la stessa Carriera (dal punto di vista del Giocatore, infatti, potrete contare su un valore potenziale che reagirà alle performance e potrà salire/scendere di stagione in stagione) sono più che positivi, tuttavia si avverte un certo senso di svogliatezza da parte del colosso californiano, che complice la sua posizione di leadership non va oltre il "compitino". Se Volta Football non dovesse fare al caso vostro e non siete tipi da FUT, resterebbe ben poco di "nuovo" (oltre al classico aggiornamento delle rose) che potrebbe spingervi all'acquisto di FIFA 20.

Novità che non mancano nella Ultimate Team, da sempre fiore all'occhiello dell'esperienza online di FIFA. Quest'anno, oltre a un'opera di ammodernamento dell'interfaccia votato a rendere più chiara l'esperienza di gioco e a migliorare la comprensione di alcune meccaniche, come la chimica tra i calciatori, Electronic Arts ha introdotto una serie di accorgimenti che, da una parte, permettono al giocatore di sperimentare l'intesa della propria squadra senza andare a gravare sul proprio posizionamento nella classifica globale (ad esempio le Amichevoli, con tanto di regole personalizzate già viste in altre modalità), e dall'altra consentono agli utenti più costanti di ottenere un numero superiore di ricompense completando appositi obiettivi settimanali, mensili e stagionali. Al solito, a rendere i giochi più interessanti ci sono centinaia di carte, come sempre regolate da livelli di rarità man mano più prestigiosi, e una modalità che consente di giocare insieme ad altri utenti affrontando l'intelligenza artificiale.

Arriviamo, dunque, a uno dei nodi cruciali di FIFA 20: l'esperienza di gioco sfidando la CPU, che si riflette ovviamente sullo stile scelto da Electronic Arts per il gameplay di questo episodio e sugli accorgimenti che sono alla base dello stile simulativo di quest'anno. In primis, la fisica del pallone è cambiata e rende la sfera soggetta a variazioni di traiettoria e comportamenti imprevedibili, mentre il ritmo generale sembra più lento e ragionato. Sensazione che viene meno con il passare delle ore, quando si comprende che in realtà il gameplay di FIFA 20 è sempre troppo veloce e frenetico nei suoi continui cambi di fronte, nei pressing forsennati delle grandi squadre. Tuttavia, nelle mani giuste, il gioco di Electronic Arts può dare soddisfazioni.

Gestendo a dovere la pressione della propria squadra e contrastando quella avversaria (si tratti di squadra gestita da CPU o da un avversario in carne e ossa), si nota molto più equilibrio nelle partite, soprattutto a un livello di difficoltà più elevato. L'occupazione degli spazi da parte dei calciatori è molto più realistica rispetto al passato, i difensori inseguono la palla in modo coerente e si nota molta più credibilità nei comportamenti di difensori e sopratutto portieri, aspetto che rende improbabile la realizzazione di goal assurdi che non mancavano di far discutere nei precedenti episodi. Se cercavate uno stravolgimento completo rispetto a FIFA 19, è probabile che resterete delusi: Electronic Arts ha puntato ancora una volta su piccole rifiniture come Active Touch e altre caratteristiche prima di una rivoluzione più completa che avverrà verosimilmente con il primo capitolo di nuova generazione, magari già dal prossimo anno.

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Tecnicamente, FIFA 20 non sorprende più di tanto. Non che Electronic Arts avesse effettivamente bisogno di stravolgere quanto di buono proposto dal suo Frostbite Engine nelle passate edizioni, ma anche in questo caso non si notano grandissimi passi in avanti rispetto a quanto fatto registrare da FIFA 19 lo scorso anno. Il colpo d'occhio è sempre notevole, con stadi, giocatori e squadre su licenza (a proposito, che disfatta l'addio della Juventus!) che sono caratterizzati da una grande cura nei dettagli, nelle animazioni e nella riproduzione grafica, tuttavia a parte qualche aggiustamento nelle movenze dei calciatori e un nuovo sistema che gestisce l'illuminazione dinamicamente, non si segnalano particolari novità. FIFA 20 è certamente un gran bel gioco da vedere, ma per assistere alla rivoluzione tanto attesa dai fan della serie EA Sports toccherà attendere l'era di PS5 e Xbox Scarlett.



Come lo abbiamo giocato

Abbiamo giocato FIFA 20 su PS4 grazie a un codice fornitoci dal distributore italiano. Abbiamo provato sia la versione PlayStation 4 standard che quella PS4 Pro, notando un generale miglioramento nei dettagli e nella risoluzione utilizzando il modello top di gamma della console di Sony. Nel nostro test c'è stato spazio per qualche partita online, ma per un più completo approfondimento toccherà attendere che i server siano più popolati.


Può piacere a chi…
… vuole rivivere l'esperienza del calcio di strada grazie alla modalità Volta
… non può fare a meno di aprire le buste di FIFA Ultimate Team
… vuole un gioco di calcio ricco di squadre, modalità e licenze

Potrebbe deludere chi…
… si aspettava uno stravolgimento nel gameplay e nella grafica
… era interessato a un nuovo episodio del Viaggio di Alex Hunter
… non sopporta il calcio di strada di Volta o la modalità FUT

FIFA 20 è un gioco consigliato a un pubblico di ogni fascia d'età.
 

 


 

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