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Videogiochi: EA torna privata, acquisizione da 55 miliardi di dollari

Electronic Arts abbandona la Borsa: ecco il maxi-accordo che potrebbe cambiare le sorti di una delle aziende più importanti dei videogiochi

29 Set 2025 - 17:00
 © Ufficio stampa

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Electronic Arts, azienda di videogiochi come EA Sports FC e Battlefield, ha accettato l'offerta di acquisizione da 55 miliardi di dollari avanzata dal fondo sovrano saudita Public Investment Fund (PIF), dal private equity Silver Lake e da Affinity Partners, società d'investimento guidata da Jared Kushner, genero del presidente Donald Trump. È la più grande operazione "take-private" mai realizzata in contanti.

Dopo le indiscrezioni che avevano fatto impennare la capitalizzazione di Electronic Arts del 15% circa, passando da 43 a 48 miliardi di dollari, l'operazione è stata confermata dallo stesso editore statunitense.

Il consorzio rileverà il 100% della società: il fondo sovrano saudita trasferirà la propria quota del 9,9%, mentre gli azionisti riceveranno 210 dollari per azione in contanti, pari a un premio del 25% rispetto al prezzo "non influenzato" di 168,32 dollari dello scorso 25 settembre (prima che le voci sulla possibile acquisizione facessero schizzare alle stelle le azioni) e superiore anche al massimo storico "non influenzato" di 179,01 dollari dello scorso 14 agosto. A operazione conclusa, le azioni di Electronic Arts non saranno più quotate su alcun mercato.

Il finanziamento prevede circa 36 miliardi di equity e 20 miliardi di debito interamente impegnati da JPMorgan Chase Bank (di cui 18 miliardi attesi alla chiusura). Affinity Partners, società d'investimento con sede a Miami fondata nel 2021 da Jared Kushner, genero di Donald Trump, fa parte del gruppo acquirente insieme al fondo sovrano saudita e Silver Lake, una delle maggiori azioniste dell'azienda responsabile del motore Unity utilizzato in numerosi videogiochi.

Dopo il completamento dell'operazione, Andrew Wilson resterà presidente e amministratore delegato del colosso, che manterrà la sua sede centrale a Redwood City, in California. "Sono più motivato che mai per il futuro che stiamo costruendo", afferma Wilson, che ringrazia gli studi di sviluppo del suo gruppo per aver "creato esperienze straordinarie per centinaia di milioni di fan" e promette di "spingere i confini di intrattenimento, sport e tecnologia" grazie a questa nuova direzione. La chiusura è attesa nel primo trimestre dell'esercizio fiscale 2027, soggetta alle approvazioni regolamentari e degli azionisti.

Il PIF era già uno degli azionisti più rilevanti di Electronic Arts, con una quota stimata intorno al 10% dopo aver effettuato acquisti per oltre 3 miliardi nel 2021 e un ulteriore incremento del 55% nel 2023. Il fondo saudita ha rafforzato negli ultimi anni la presenza nell'industria dei videogiochi, diventando anche uno dei maggiori azionisti di Nintendo (5,01%) e controllando il gruppo Scopely attraverso Savvy Games, che all'inizio dell'anno ha rilevato la libreria di Niantic (autore di un fenomeno del calibro di Pokémon GO, ma non solo).

L'operazione arriva a ridosso dell'uscita di Battlefield 6, considerata cruciale per l'azienda americana, e dopo le uscite di EA Sports FC 26 e Skate. Nel frattempo, l'editore continua a lavorare su nuovi progetti come il prossimo capitolo Mass Effect (sviluppato da BioWare), il terzo capitolo della saga Star Wars Jedi (in lavorazione presso gli studi Respawn) e sull'avventura basata su una delle icone dei fumetti Marvel, Iron Man (in fase di progettazione presso EA Motive).