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Grand Theft Auto 6: sviluppo nelle fasi finali, Rockstar dice "stop" al lavoro da remoto

Il nuovo GTA entra nella fase più importante dello sviluppo: l'azienda chiama a raccolta lo staff per evitare fughe di notizie e altre anticipazioni, ma i dipendenti non ci stanno

Grand Theft Auto 6: sviluppo nelle fasi finali, Rockstar dice "stop" al lavoro da remoto - foto 1
Ufficio stampa

Da aprile, tutti i dipendenti di Rockstar Games dovranno tornare a lavorare in sede: è quanto comunicato dall'azienda in una email interna, confermando la scelta di radunare i membri dello staff per lavorare in presenza alle fasi finali dello sviluppo di Grand Theft Auto VI ed evitare così potenziali falle nella sicurezza, già verificatesi in passato con una serie di filmati di gioco trapelati anzitempo.

Entrato ormai nello stadio cruciale dello sviluppo, il nuovo capitolo della serie GTA arriverà soltanto nel 2025, ma per la software house è già tempo di chiamare a raccolta tutti i suoi dipendenti per poter intensificare la sicurezza dello studio ed evitare nuove fughe di notizie.

 

 

Nell'email inviata ai dipendenti, Jenn Kolbe, Head of Publishing di Rockstar Games, ha dichiarato che questa decisione è stata presa dall'azienda per incrementare la produttività e le misure di sicurezza, dopo che decine di video di una versione preliminare di GTA 6 sono stati prelevati dal server dello studio nel settembre del 2022 e che persino il primo trailer di presentazione, che avrebbe dovuto essere presentato in pompa magna a dicembre, è trapelato qualche ora prima della sua pubblicazione. Fortunatamente, questo non ha impedito al team di stracciare ogni record di visualizzazione, con il primo trailer di Grand Theft Auto VI che continua a macinare numeri da capogiro.

 

"Apportare questi cambiamenti in un momento storico come questo ci mette nella posizione migliore per far sì che il prossimo Grand Theft Auto raggiunga al debutto la qualità e il livello di rifinitura necessari, insieme a una roadmap di pubblicazione dei contenuti post-lancio all'altezza delle dimensioni e delle ambizioni del progetto", confida Kolbe nell'email che è stata inviata dallo studio ai dipendenti.

 

 

Non sono mancate, ovviamente, le reazioni negative da parte dei dipendenti di Rockstar North, lo studio di Edimburgo che rappresenta la sede principale dello sviluppo del gioco: l'ente Independent Workers' union of Great Britain (IWGB), che rappresenta gli sviluppatori di videogiochi nel Regno Unito, ha infatti criticato pubblicamente la scelta dell'azienda di costringere i dipendenti al ritorno in sede, dopo che per molti la possibilità di continuare a lavorare da casa era stata una vera e propria "ancora di salvezza".

 

Difficile stabilire se la casa di Red Dead Redemption e GTA cambierà idea o se tornerà sui propri passi, ma allo stato attuale il lavoro da remoto sarà consentito solo fino al 15 aprile: lo studio impedirà l'accesso alle tecnologie dello studio dai computer che non sono presenti fisicamente nelle sue sedi dopo quella data.

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