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Destiny 2: come Bungie sta creando una grande storia interconnessa nel suo videogame

Aspettando "La Regina dei Sussurri", Tgcom24 ha intervistato i responsabili del comparto narrativo del gioco che, tra poche settimane, si prepara a festeggiare i 30 anni di Bungie

Bungie - Destiny 2 - 30 anniversario
IGN

I videogame sono in grado di far vivere dei viaggi emozionanti all’interno di ambientazioni uniche, complesse, affascinanti. Ci sono storie più lineari, fatte per accompagnare il giocatore per un certo numero di ore, e altre, come quella di Destiny 2, concepite per durare nel tempo ed espandersi nel corso dei mesi, coinvolgendo sempre più personaggi fino a creare intrecci degni delle migliori produzioni televisive.

Con il suo modello di narrazione stagionale, lo sparatutto fantascientifico è in effetti uno dei pochi casi di videogiochi che, sfruttando il modello “live service”, si è dimostrato in grado di raccontare una storia avvincente (e convincente) a ritmi particolarmente sostenuti, pubblicando ogni tre mesi un “episodio” come parte di una nuova stagione che introduce nel gioco contenuti inediti, attività, missioni e oggetti da inseguire.

 

 

Ogni stagione, secondo la nuova idea storytelling promossa da Bungie, vuole insomma raccontare un frammento di quella che potrebbe essere vista come una più tradizionale serie televisiva, con nuove puntate distribuite a cadenza periodica e concepite per raggiungere il climax proprio nel momento che porta all’avvicendamento tra la fine di un “anno” (composto in genere da quattro stagioni) e l’inizio di un altro, che coincide generalmente con l’arrivo di una nuova espansione per l’universo sci-fi.

 

Per la software house con sede a Bellevue è un periodo particolarmente impegnativo. Per la prima volta dal lancio del franchise di Destiny, Bungie ha saltato un’uscita autunnale rinviando a febbraio 2022 il prossimo contenuto “major” del suo videogame, prendendo di conseguenza una decisione molto delicata: raddoppiare la durata dell’ultima stagione dell’Anno 4 di Destiny 2, spalmando così la storia che porterà all’arrivo de La Regina dei Sussurri in modo più ampio e inserendo nel mezzo un evento speciale che permetterà al team di sviluppo di festeggiare, il prossimo dicembre, il suo 30esimo anniversario.

 

Destiny 2: alcuni scatti dal pacchetto per il 30esimo anniversario di Bungie

Da Oni a Destiny, passando per Halo: la casa di Bellevue si prepara a celebrare il suo trentesimo compleanno con un evento speciale e tante sorprese

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Ma come fa un gioco che vive di aggiornamenti continui, di reset settimanali e piccoli pezzi che vanno man mano a comporre un puzzle più ampio che mai, a prendersi una simile “pausa”? Quali sono i rischi per una community sempre più affamata di contenuti e di nuove storie da vivere? Tgcom24 e Mastergame lo hanno chiesto a Julia Nardin, Senior Narrative Lead di Destiny 2, e Nikko Stevens, Senior Narrative Designer di Bungie, che ci hanno parlato della strategia adottata per narrare un’avventura efficace in un periodo ben più diluito rispetto al solito modello trimestrale che caratterizza le Stagioni del videogioco.

 

Ad analizzare la questione temporale ci pensa Julia Nardin, che sottolinea come la durata doppia della Stagione dei Perduti, la quindicesima nella storia di Destiny 2 e ultima dell’Anno 4, abbia costretto il team a rivedere il modo in cui vengono posizionati i tasselli di questo gigantesco mosaico. “Volevamo riempire la prima parte della Stagione dei Perduti con la storia stagionale, dal momento che in quelle precedenti abbiamo avuto molto successo proponendo un feed narrativo per le prime 6-8 settimane”, racconta Julia. “È un po' come un programma televisivo in cui le persone si sintonizzano ogni settimana per vedere cosa succede, costruendo una storia fino al climax e alla risoluzione. Il resto della stagione, poi, viene utilizzato per dare un po’ di respiro ai giocatori”. Questo modello, però, è stato rivisto per adattarsi alla decisione di Bungie di non lanciare La Regina dei Sussurri tra settembre e novembre, come avviene ormai dal lontano 2014 (anno di lancio del primo Destiny), bensì a febbraio 2022.

 

 

“È un periodo di tempo molto più lungo, ma dobbiamo preoccuparci anche di gestire a dovere le risorse e la portata. Per quanto ci sarebbe piaciuto poter offrire un ritmo narrativo costante fino all'uscita de La Regina dei Sussurri, non era un'opzione plausibile”, prosegue Julia, la quale sottolinea come Bungie abbia preferito non raddoppiare semplicemente il numero di contenuti costringendo i giocatori a pagare il doppio per una singola stagione, quanto a gestire diversamente la cadenza delle nuove storie e a sfruttare il 30esimo anniversario dell’azienda per mantenere elevato l’interesse della community, offrendo sia contenuti gratuiti per tutti i giocatori che nuove attività e oggetti che celebrano la storia di Bungie per coloro che acquisteranno il pacchetto extra. ”Siamo davvero entusiasti per l'evento del 30esimo anniversario a dicembre, per i Momenti di Trionfo. Ci saranno tanti contenuti per le persone che vogliono divertirsi fino al lancio de La Regina dei Sussurri”.

 

Alcuni escamotage narrativi, come l’Allineamento Astrale - la nuova attività in matchmaking per sei giocatori, che grazie agli "sforzi virtuali" dei giocatori consente di aprire uno "squarcio" in una realtà parallela e recuperare delle potenti entità sovrannaturali parte dell'universo di gioco - hanno permesso di giustificare in modo coerente una distribuzione più estesa delle attività e dei punti focali della narrazione: “L’idea dell’Allineamento Astrale e di recuperare le Tecnidi dal Reame Infranto, questa sorta di aspetto fittizio della narrazione, è qualcosa che abbiamo utilizzato per spiegare il tempo che passa tra i vari snodi narrativi nel corso dell'intera stagione, anziché entrare nel Piano Ascendente e salvare tutte le Tecnidi una dopo l'altra”, racconta Nikko Stevens. “Come ha sottolineato Julia, a dicembre ci sarà spazio per l’evento del 30esimo anniversario e nel mezzo ci sono stati e ci saranno gli eventi festivi: penso che sarà un periodo pieno di cose da fare per la community”.

 

Destiny 2: le immagini della Stagione dei Perduti

Una stagione più lunga per prepararci al lancio della prossima, grande espansione: La Regina dei Sussurri, in arrivo a febbraio 2022

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Un rinvio di tre mesi per l’espansione di un gioco che vive di aggiornamenti costanti non è certo una mossa da prendere a cuor leggero, ma fortunatamente il modello narrativo creato da Bungie ha concesso al team di sistemare le cose in corsa quando la software house si è resa conto che, complice la situazione pandemica globale e la necessità di continuare a lavorare da casa a un videogame che non si ferma praticamente mai, gli sviluppatori avrebbero dovuto fare letteralmente gli straordinari (e ricorrere al famigerato “crunch”) per poter completare frettolosamente tutto ciò che era necessario per il “nuovo corso” della serie che arriverà proprio con la nuova espansione. In tal senso, la narrazione stagionale ha permesso di attutire il colpo e gestire al meglio il flusso dello storytelling.

 

“Quando abbiamo preso la decisione consapevole di cambiare il modo in cui stavamo raccontando le storie stagionali, abbiamo iniziato a pianificare le cose con largo anticipo”, racconta Julia. “Abbiamo creato questa lunghissima roadmap tra la Stagione degli Arrivi e La Regina dei Sussurri, sapevamo perfettamente dove saremmo andati, come arrivarci, quali personaggi volevamo usare. Da quel momento, abbiamo discusso su quale sarebbe stata la migliore esecuzione, basandoci sulle risorse, la portata, il tempo a disposizione. Poiché stiamo narrando storie con una cadenza così serrata, abbiamo una finestra molto stretta in cui prendere simili decisioni. Per le prime 6-8 settimane della stagione dobbiamo avere un ritmo narrativo ogni settimana, con una struttura a tre atti in cui c'è un chiaro inizio, intermezzo e finale, per poi offrire un po' di tempo di respiro. È molto simile al lavoro su uno show televisivo in cui si suddividono gli episodi, ma anziché creare degli episodi, lavoriamo alle stagioni. Ogni stagione è trattata come un episodio a sé e viene spezzata in segmenti a seconda della roadmap e di come si adatta ai suoi contenuti”.

 

 

A giudicare da come Bungie abbia deciso di trattare la narrazione in Destiny 2, non è un caso che la sceneggiatura del primo capitolo della serie abbia faticato nel raccontare una storia efficace, vista l’assenza di stagioni e di intermezzi narrativi tra un contenuto major e DLC minori lanciati a cadenza trimestrale. Gli elementi di maggior spicco dello storytelling erano affidati a delle “carte” del cosiddetto Grimorio, che raccontavano leggende di eroi dimenticati e temibili antagonisti che, oggi, sono effettivamente presenti nel suo universo. In quest’ottica, uno dei motivi per cui la Stagione dei Perduti sta funzionando è certamente per la scelta di mettere in bella vista un personaggio come Savathûn, Regina degli Inganni e sorella dell’indimenticabile Oryx, che pur essendo destinata a essere l’antagonista della prossima espansione di febbraio, è stata introdotta da Bungie in modo progressivo sin dal lancio di Destiny 2 fino a diventare un vero e proprio personaggio presente nel mondo di gioco in questa stagione.

 

Volevamo provare un approccio leggermente diverso con il modo in cui gestiamo i nostri antagonisti nell’universo di Destiny”, svela Julia Nardin. “In passato, li abbiamo introdotti nell'espansione in cui appaiono o abbiamo alluso a loro leggermente prima. Pensavamo che sarebbe stato molto più avvincente se fossimo stati in grado di introdurre la figura di Savathûn al giocatore molto prima di quanto abbiamo fatto in precedenza con gli altri antagonisti”. E in effetti, la scelta di mettere una figura così rilevante al centro della nuova stagione, di contrapporre il suo personaggio a quello di un’altra personalità di spicco come la regina Mara Sov, di creare numerosi intrecci narrativi tra le due sovrane e Uldren Sov/Il Corvo è ciò che, in questi primi mesi della Stagione dei Perduti, sta concedendo a Bungie di mantenere elevato l’interesse nonostante una cadenza narrativa più lenta.

 

Destiny 2: le immagini dell'espansione La Regina dei Sussurri

Una nuova, temibile minaccia si prepara a mettere alla prova i Guardiani della Luce sotto l'egida del Viaggiatore

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Il rapporto tra la Regina degli Inganni e quella degli Insonni è uno dei punti di maggiore interesse: “Penso che sia davvero interessante”, afferma Julia. “Savathûn e Mara Sov sono molto più simili di quanto Mara sia disposta ad ammettere”. Entrambe manipolatrici esperte nell’inganno, le due regine sono insomma due facce della stessa medaglia (“Sono entrambe cospiratrici”, afferma Stevens) e non è un caso che l’antagonista abbia scelto, sin dalle prime battute dell’Anno 4, di avvicinarsi al Corvo (la nuova identità del fratello di Mara, Uldren Sov) sostituendosi a Osiride: “Penso che sia qualcosa che Savathûn ha intuito: sa che il Corvo è il punto debole di Mara ed è una delle ragioni per cui l’ha tenuto così vicino a sé quando era travestita da Osiride fin dall'inizio, da quando si fingeva Osiride sulla Luna per farsi salvare dal Corvo fino a fargli raggiungere la Città Sognante nella missione iniziale della Stagione 15. Savathûn sa esattamente cosa sta facendo e come fare leva su questo per raggiungere i suoi scopi”.

 

A proposito di strategie, per Bungie è stata certamente una sfida interessante cercare di preparare il personaggio di Savathûn e rendere credibili tutti i suoi tentativi di convincere il giocatore circa le sue buone intenzioni (come la promessa di “liberare Osiride” qualora il Guardiano l’aiuti a sbarazzarsi del suo “verme”) nonostante il trailer di presentazione de La Regina dei Sussurri abbia chiaramente mostrato la “vera forma” dell’antagonista, una rivale che riuscirà a ottenere il dono della Luce del Viaggiatore grazie alla sua arma migliore: l’inganno. Come si crea una storia interessante pur sapendo che, alla fine, tutti i tentativi del giocatore sono destinati a fallire? “Beh, sappiamo che alla fine Savathûn tornerà ne La Regina dei Sussurri, ma ciò che non sappiamo è come arriverà [a ottenere la Luce]. Non sappiamo quale sarà l’evento scatenante e quali siano le conseguenze di ciò che le permetterà di diventare la Regina dei Sussurri. Abbiamo preparato un sacco di incognite che saranno sciolte tra la Stagione 15 e la prossima espansione”, afferma Nikko Stevens.

 

 

E se è vero che alcune domande hanno già trovato una risposta, molte saranno svelate soltanto tra il lancio del pacchetto per il 30esimo anniversario di Bungie e quella della prossima, grande avventura. L’evento, disponibile dal 7 dicembre su PC, console e Stadia forte del supporto al cross-play totale da parte della software house, introdurrà una nuova attività in matchmaking per tutti i giocatori e una serie di contenuti esclusivi per coloro che acquisteranno il pacchetto a pagamento. Tra questi, un nuovo dungeon ambientato nelle rovine del Cosmodromo al cui interno sarà possibile ottenere un nuovo set di armature a tema e un’arma indimenticata, il Gjallarhorn, che sarà adattato al sandbox di Destiny 2 per ritrovare il suo originale splendore.

 

Un pacchetto che continuerà a spingere in avanti la narrazione episodica di Destiny, diventata ormai una delle poche saghe videoludiche a riuscire a introdurre una simile mole di nuove avventura con estrema costanza: per un gioco che al lancio aveva fatto discutere a causa della “storia inconsistente”, si tratta certamente di una grande rivincita.

 


 

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