Il nuovo videogioco di combattimento gratuito basato sull'universo creato da Riot Games accoglie (con ingresso scaglionato) anche i giocatori europei
© Ufficio stampa
Dopo un lungo periodo costellato di prove riservate agli utenti oltreoceano, 2XKO (il picchiaduro sviluppato da Riot Games, originariamente noto come "Project L") apre lentamente le porte anche ai giocatori del vecchio continente. Il gioco è disponibile in versione "closed beta" da qualche giorno, ma la software house ha confermato la volontà di mantenerlo attivo in modo continuativo in vista del lancio ufficiale.
Tramite il portale ufficiale, Riot ha infatti comunicato che l'intenzione è quella di tenere costantemente online i server del pichiaduro da qui in avanti: ci si aspetta quindi un passaggio molto dinamico tra la fase di beta e l'uscita ufficiale del gioco, salvo grossi problemi riscontrati durante questa fase.
© Ufficio stampa
Gli amanti dei picchiaduro, nel frattempo, possono iscriversi gratuitamente registrando un account Riot e provare con mano il nuovo progetto dello studio: al momento la closed beta è riservata ai giocatori PC, ma l'intenzione è di far entrare progressivamente sempre più giocatori.
2XKO è un picchiaduro bidimensionale con personaggi provenienti dall'universo di League of Legends, in cui coppie di lottatori si affrontano tra di loro. Trattandosi di un picchiaduro a squadre in piena regola è possibile sia alternare il personaggio attivo, sia chiamare in campo temporaneamente la propria spalla per effettuare un assist (una singola mossa) ed estendere le proprie combo, superare le difese dell'avversario oppure, al contrario, respingere l'assalto dal quale ci si sta difendendo.
2XKO sceglie un sistema di comandi semplificati, rimuovendo qualsiasi sequenza di tasti direzionali complessa dall'elenco mosse dei personaggi: ogni colpo normale o tecnica speciale viene eseguito con la semplice pressione di un tasto, talvolta accompagnato da una singola direzione ed è presente un sistema (attivabile o disattivabile) di combo automatiche. La barriera di ingresso è, grazie a questo, relativamente bassa, ma non lasciatevi ingannare: questo non è sufficiente per renderlo un gioco semplice, né tantomeno banale.
Come il tutorial che parte automaticamente al primo avvio vi farà capire fin da subito, il gioco presenta numerose meccaniche intrecciate, sia sul piano offensivo che su quello difensivo. Inoltre, i picchiaduro a squadre aggiungono di partenza un grado di complessità aggiuntivo, dal momento che le cose di cui tenere traccia sullo schermo tendono a raddoppiare in maniera talvolta imprevedibile. Come se non bastasse, la possibilità di alternare i personaggi in maniera molto dinamica può risultare in un primo momento disorientante.
© Ufficio stampa
Niente paura: l'importante è non voler imparare ogni singolo elemento del picchiaduro fin da subito. Nonostante il tutorial iniziale possa far girare la testa per la quantità di informazioni presentate, la guida in gioco si prende più tempo per spiegare al giocatore le varie sfumature del sistema alla base degli scontri. Nessuno vi impedisce di prendere confidenza con la coppia di personaggi a vostra disposizione senza usare gli assist in maniera troppo complessa: anzi, si può dire che 2XKO abbia pensato anche a questa evenienza.
I "fuse" sono modificatori del team da selezionare assieme ai personaggi, che garantiscono un ulteriore livello di personalizzazione dello scontro: se, per esempio, siete abituati ai picchiaduro uno contro uno e volete concentrarvi su un singolo personaggio per interiorizzare le meccaniche, basta selezionare come proprio fuse Juggernaut, che vi farà combattere con un singolo personaggio, debitamente potenziato.
© Ufficio stampa
Alcuni di questi fuse sono più immediati di altri e ogni singolo team e giocatore dovrà trovare quello più adeguato al proprio stile di gioco... e, se siete appassionati della fase di studio dei personaggi e della squadra dei picchiaduro, questa è una delle tante cose di 2XKO che vi farà letteralmente impazzire.
Al momento sono un paio gli elementi che denunciano lo stato grezzo in cui si trova il progetto. Il primo, senza ombra di dubbio, è il reparto visivo: per quanto una volta in movimento 2XKO risulti vivace e accattivante, i modelli visti da vicino mancano di certi dettagli e sfumature (soprattutto per quanto riguarda le espressioni facciali) che ci aspettiamo di ritrovare invece nella versione completa del picchiaduro.
© Ufficio stampa
Inoltre, per il momento il roster è molto limitato: per quanto l'elevatissima libertà concessa dal sistema di gioco garantisca di potersi divertire a lungo con i personaggi presenti, rischia di rendere rapidamente ripetitiva l'esperienza quando ci si va a scontrare con altri giocatori.
Si tratta, a ogni modo, di punti in cui il team di sviluppo può agire con efficacia: la base di partenza sembra davvero promettente e l'infrastruttura alla base delle lotte online, almeno con questa quantità di utenti attivi, è estremamente soddisfacente. E trattandosi di un picchiaduro interamente votato agli scontri giocatore contro giocatore, questo è un punto fondamentale.
Insomma, non sembrano esserci elementi davvero fuori posto tra quelli che, una volta arrivati a questo punto dello sviluppo, risulterebbe troppo complesso modificare: al team di Riot Games resta però l'arduo compito di sfornare contenuti (personaggi, in primo luogo) e lasciare entrare nuovi giocatori con una costanza sufficiente da non perdere questo slancio iniziale, peso per eccellenza sulle spalle di chiunque sia alle prese con un gioco live service di questo tipo, soprattutto se free-to-play.