LE ICONE DEI VIDEOGIOCHI

Jinx, la mina vagante di League of Legends e Arcane

Da Zaun alla landa: la storia di una fuorilegge dal grilletto facile

20 Dic 2021 - 08:43
 © IGN

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Quello di oggi è un appuntamento un po’ atipico, all’interno di questa rubrica. Sulla carta, il personaggio in questione poteva passare del tutto inosservato, destinato a non scavalcare mai i confini del suo videogioco di origine – League of Legends, in questo caso. Il videogioco sfornato da Riot vanta tuttora un numero enorme di giocatori in tutto il mondo, con un circuito eSports dai numeri assolutamente incredibili (specialmente se si considera che il gioco ha soffiato quest’anno sulla sua tredicesima candelina) ed è arrivato a sfiorare 160 personaggi giocabili. E Jinx poteva essere “solo” uno di questi.

Era il 2013 e, seguendo un ritmo ormai impostato da circa cinque anni, Riot Games si preparava ad aggiungere un nuovo campione alla già lunga lista di eroi di League of Legends. Era un periodo particolarmente febbrile dal punto di vista degli sforzi nel campo dei cinematic, che cominciavano finalmente ad abbellire l’universo di Runeterra, rivedendo e ammodernando l’estetica del gioco. In occasione dell’uscita di Jinx, Riot Games si spinse per la prima volta nel campo dei video musicali – un debutto molto importante, dato quanti investimenti l'azienda avrebbe fatto poi, in seguito – presentando il nuovo personaggio con video, canzone e testo allegato: Get Jinxed fu un successo (e a oggi il video conta oltre 111 milioni di visualizzazioni) e fece capire che quel campione aveva davvero potenzialità.

Jinx è una fuorilegge, proveniente da Zaun, un quartiere scuro e pericoloso – l’altra faccia sporca di Piltover, la città del progresso: i due territori sono contigui e speculari, e questo personaggio incarna perfettamente l’ingegno corrotto che è tipico di molti eroi provenienti da quei bassifondi. Amante delle armi da fuoco e degli esplosivi – non a caso trova il suo posto, nella landa degli evocatori, nella corsia inferiore, assieme agli altri tiratori – maneggia equipaggiamenti inventati da lei stessa, ribadendo che l’ingegno non è prerogativa di quelli di Piltover, della città alta e bianca.

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In molte occasioni, nel corso degli anni, Jinx ha dimostrato di essere un'icona per League of Legends. Non è un caso se il recente adattamento mobile del MOBA Riot abbia usato lei come personaggio di punta dal lato marketing – e, una volta pubblicato ufficialmente, Jinx la forma di icona l'ha assunta... letteralmente. Nella fattispecie, quella dell’applicazione! Questo personaggio, il più delle volte lontano dall’atmosfera cupa che circonda molti dei regni di Runeterra e molti dei filmati a esso dedicati, è diventata nel tempo il simbolo del lato più spensierato del gioco, quasi fosse l’incarnazione dello spirito ludico del prodotto di Riot.

Questa immagine è stata però scardinata con violenza da Arcane, il primo show televisivo interamente dedicato all’universo di League of Legends, distribuito da Netflix. La prima stagione della serie ha ricevuto feedback estremamente positivi, arrivando a collezionare un 100% di recensioni positive, stando a Rotten Tomatoes, con i suoi primi quattro episodi. Co-protagonista della serie è proprio Jinx, seguita fin dalla sua infanzia da orfana (quando ancora rispondeva al suo vero nome Powder) assieme a sua sorella Vi.

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La serie è riuscita a (ri)costruire alla perfezione il personaggio di Jinx, aggiungendo profondità, dramma e tensione alla sua storia e, soprattutto, giustificando in maniera adeguata i suoi proverbiali problemi psichici. Non è un caso se Riot Games ha scelto lei come fulcro di questo importantissimo debutto su piccolo schermo: la popolarità di questo personaggio era già grande prima, e adesso è cresciuta esponenzialmente. E sappiamo con certezza che farà parte del roster di Project L, il picchiaduro che Riot sta sviluppando ormai da un po’ di tempo.

Ah, una nota molto interessante rispetto a Jinx e ad Arcane riguarda proprio il suo rapporto con Vi. Nel folclore di League of Legends non era mai stato del tutto chiaro se lei e Vi fossero effettivamente sorelle. Il pettegolezzo circolava da anni ormai, all’interno della community, ma il team narrativo di Riot ha, nel tempo, messo a tacere le voci; è sia bello che buffo quindi che questa serie sia diventata l’occasione per rendere canonica una relazione che esisteva già da molto, molto tempo nella testa degli appassionati.

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