Oggetti, di-segni del futuro/ modi/mode
FOCUS SALONE DEL MOBILE
Oggetti, di-segni del futuro: rappresentazioni di modi & mode intorno al Salone del mobile happening della creatività
Da pochi giorni si è concluso il Salone del Mobile, nato nel 1961 alla Fiera Campionaria di Milano e dal 2006 a Rho Pero: tempio della cultura progettuale "Made in Italy" e il padiglione Satellite di questanno non ha tradito le attese; chi lha visto si è trovato nel bel mezzo di un universo di idee creato da 700 designer internazionali, under 35, impegnati nelle tematiche di sostenibilità sociale e allinsegna dellecologismo, minimalismo, funzionalismo e dellarte relazionale, come dimostra il progetto "Think Green", la mostra laboratorio a cura di Fortunato DAmico e Alessandra Coppa . Questi coraggiosi architetti hanno organizzato un workshop originale affrontando temi delluomo in relazione al suo habitat , al territorio, per mettere in relazione alcuni progettisti con gli ospiti del MAPP, Museo dArte Paolo Pini),ospitato allinterno dellex ospedale Psichiatria, dove sono esposte oltre 140 opere. DAmico ha commentato "Attualmente domina ledonismo autoreferenziale nellambito del design e dell architettura , tanto narcisismo genera confusione e confonde il progetto del design con quello della moda, quindi per fare chiarezza e porre luomo al centro della luomo della cultura del fare è necessario adottare un design etico, che si pone lobiettivo il bene comune e la sostenibilità sociale. Il design è nato per proporre soluzioni concrete alle esigenze delle persone e della società contemporanea, oggi invece vede la forma e nega il contenuto. Il progetto " Think Green" sarà presentato a Culture-Nature, evento collaterale della Biennale di Architettura a Venezia.
La tendenza sperimentale è linnovazione tecnologica, come il lavandino LO4 di Iv Design, fino alla provocazione dellinglese Steve Waston che alla Fiera ha esposto non un oggetto, ma la sua rappresentazione virtuale in 3D.
Si sono viste nostalgie di un Radical design , in versione più stilizzata e funzionalista, in generale hanno trionfato modi versatili di arredare gli ambienti, di esibire lo spazio come puro oggetto del desiderio.
Il mobile darredo è funzionale e decorativo insieme, la seduta è flessibile, organica, ha forme antropomorfe è realizzata con materiali naturali e artificiali, ma eco-compatibili, il tavolo e altri componenti sono progettati come estensione del corpo, diventando linguaggio simbolico e sensoriale in perpetua interazione con chi li vive, li usa , insomma li abita.
Loggetto riformula lo spazio, gli arredi in impiallacciatura di legno lavorato come se fosse tessuto e altri come il metallo gonfiato dimostrano che la creatività comincia dallesplorazione della materia. Gli arredi diventano parte integrante dellambiente in cui si collocano, e Milano per una settimana si trasforma in un Luna Park di esperienze, uniche e irripetibili, in bilico tra mondanità e comunicazione, performances e happening, mettendo in scena forme e cose effimere, ma solide che ci rappresentano.
Si distinguono "s-oggetti" a misura duomo, progettati come un estensione del corpo dalle forme sinuose, ergonomiche, armoniose che "soggettivizzano" lo spazio abitabile.
Dunque nella fiera degli oggetti del desiderio non solo ornamento, lusso e vacuità, ma soprattutto funzionalità trasformabile e riadattabile a contesti diversi e richiamo etico e sociale a favore di un design dallanima ecologista. Ovunque la creatività era di scena: da zona Tortona, Lambrate, Porta Romana, Brera, Isola, fino a Dergano, in ogni caso la star come sempre in questa occasione è stata Milano in questo periodo più che mai cantiere del nuovo nellattesa dellExpo 2015.
Il design è lespressione della socializzazione e democratizzazione del lusso, la tecnologia permette la sperimentazione di una nuova forza di gravità , sprigionando un energia rigenerante che investe il corpo e lo spazio. Gli oggetti sono progettati come corpi mobili, non seguono mode, ma aspirano a diventare archetipo di forme anatomiche per eccellenza.
Le forme sinuose, curvilinee, flessibili, dominati materializzano il movimento come still-life del comfort, recuperando il valore plastico del corpo e teatralizzano i suoi valori anatomici attraverso materiali-linguaggio che lo rappresentano.
Il quinto elemento della creatività, della sperimentazione tecnologica come al solito è stata declinata al meglio dai designer "Made in Japan", per esempio Toschiba con linstallazione Led Lighting, dal titolo "Luceste" ( luce light+celeste ), potrebbe far concorrenza a Eliasson , Turrell e altri artisti che utilizzano la luce per alterare la percezione dello spazio. Toshiba ha sovvertito le idee preconcette sul Led (www.toshiba.co,jp/lightting/ - www.toschiba.eu/newlighting/).Anche linstallazione multimediale progettata da Canon, ospitata nella Triennale ha stupito per la riconosciuta capacità dellazienda di applicare la tecnologia non solo alla fotografia, ma allambiente. Il concept alta tecnologia in bilico tra semplicità formale e complessità tecnologica si è materializzato soprattutto negli elementi della cucina e del bagno, esposti a Rho-Pero.
Nellambito illuminotecnico , la Flos, azienda che ha rivoluzionato il modo di progettare la luce, propone un architettura di luce soft che si mimetizza con gli spazi, soprattutto piace leffetto "vedo non vedo", soluzioni con lampade a incasso e affascinano le cucine che nascondono i loro elementi funzionali . Limperativo del nuovo è bio-tecnoambiction: lambiente sta interagendo la sua naturalezza con la tecnologia e la scienza e lingegneria rappresentano il design del futuro.
TOSHIBA - Lucv®ste, foto di Editta Grasso