Sboccia la Sagra del Mandorlo in Fiore
Come ogni anno in febbraio Agrigento si tinge di bianco. Non è neve, sono i fiori di mandorlo che si apprestano a dare il benvenuto alla timida primavera nascente, che in Sicilia si presenta almeno un mese prima che nel resto dItalia. E per ogni fiore che sboccia in seno ad un albero di mennule (mandorle, in agrigentino) per le strade di Agrigento si sente risuonare un tamburo, si odono vibrare le nacchere e battere i tacchi sui passi di danza per la tradizionale Sagra del Mandorlo in Fiore (per informazioni www.mandorloinfiore.net). Fino a domenica 21 febbraio Agrigento ed i suoi templi diventano il luogo di incontro delle culture, si abbattono i confini geografici e si avvicinano i popoli. La Sagra del Mandorlo in Fiore è divenuta negli anni (questa la 65esima edizione) un incontro mirato a rafforzare e a far crescere i valori di pace, fratellanza e libertà culturale, principi necessari alla società civile.
Per tutta la settimana in corso, ma con culmine da venerdì 19 a domenica 21 febbraio, gruppi folkloristici provenienti da tutto il mondo si esibiscono nel centro storico agrigentino creando uno spettacolo unico, denso di senso di libertà e gioia. E ad accogliere le sfilate in costume ci sono addobbi ricercati sui balconi e nelle vetrine dei negozi, addobbi ispirati al mandorlo (il più bello verrà premiato). A riempire la sicilianissima via Atenea ci sono ogni giorno (nelle sfilate programmate, quella del mattino e quella del pomeriggio) volti sorridenti per il sano compiacimento della propria maestria nelle arti tradizionali della danza, della musica e del costume. A queste tre forme espressive è dedicato il concorso del Tempio Doro, che premia, nella suggestione del promontorio ai piedi del Tempio di Ercole con una cerimonia pubblica davanti ad una giuria internazionale, i migliori gruppi folklorici che si sono distinti ciascuno in una delle dette discipline.
Anche lincipit della Sagra, lo scorso fine settimana, è stato uno dei momenti più suggestivi: è la cerimonia della Fiaccola dell'amicizia, l'accensione del tripode dell'amicizia, che viene posato davanti alle imponenti colonne tempio della Concordia sotto agli occhi e alla viva emozione dei rappresentanti di tutti i popoli che partecipano alla Sagra.
Proprio in questa logica venerdì alle 17 c'è il Convegno dal titolo Pace, Sicurezza e Giustizia: il Dialogo delle Culture nel Mediterraneo, dopo il quale seguirà una sfilata di bande, sbandieratori e fanciulle in costumi tradizionali dei paesi di appartenenza. Ogni sera alle 21 al Palacongressi di Agrigento si svolgono gli spettacoli dei gruppi folklorici che partecipano al 55° Festival Internazionale del Folklore. Sul palcoscenico ancor più che in strada gli artisti diventano tuttuno con la propria arte fino a coinvolgere lo spettatore nel turbinio, forte quanto quello provato su una giostra al luna park, di sensazioni fisiche e estetiche. E uno spettacolo unico in Italia e una rara occasione, anche a livello europeo, di esibizione di tante diverse tradizioni a confronto. Domenica mattina alle 9 a illuminare gli sguardi degli spettatori saranno i gruppi internazionali insieme ai sempre più rari carretti siciliani ed i cavalli bardati, che sembrano essere sbucati dai migliori film di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
Il gran finale della manifestazione sarà domenica sera nel Gran Galà del Folklore - Folk & Smile, nel quale si prevedono grasse risate con Pino Insegno, Massimo Spata, Daniele Magro, e durante il quale si esibiranno per lultima volta i gruppi folk che saranno premiati dalla conduttrice televisiva Veronica Maya.
Nadia Baldi