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Coppia al capolinea

E lei sceglie un gigolò

16 Mar 2009 - 13:32

Relazioni al limite della noia, partner spenti, prevedibili e privi di fantasia e sotto le lenzuola, la routine. La coppia è al capolinea, scoppiata da tempo ormai, e le donne corrono ai ripari. Per provare nuove emozion e riscoprire piacere e eccitazione il gentil sesso mette al bando la morale e sceglie i gigolò. Belli, aitanti e di compagnia.  Recuperati dal secolo scorso, celebrati sul grande schermo da film cult come il l'intramontabile "American Gigolò", tornati in auge negli anni Novanta, sulla scia di "Full Monty", i cosiddetti "gli uomini di piacere", sono oggi addirittura diventati una moda. Infranto quello che ancora era un tabù, oggi l'amore a pagamento, soprattutto per lei, è una realtà non più di nicchia.  Escort colti, spavaldi, gran truffatori e accorti collezionisti di signore mature alla ricerca di piaceri forti, con carte di credito a seguito e patrimoni da far rabbrividire.

Secondo lo psicologo e fondatore della 'Scuola di Sopravvivenza per la coppia', Vito Frugis, "purtroppo oggi molte cose sono cambiate. Gli uomini, non nascondiamolo, sono diventati noiosi, prevedibili, privi di fantasia, incapaci di sorprendere una donna.

Una situazione che ha generato malessere tra le donne." aggiunge, "L'emancipazione femminile ha poi contribuito a far crescere il fenomeno. L'incontro con un gigolò per molte donne rappresenta ancora il mistero, il piacere del corteggiamento, la galanteria di maniera, l'eccitazione del primo incontro... Preludio al piacere sessuale".

Secondo Vito Frugis c'è un altro elemento da non sottovalutare. "Con i loro gigolò ogni donna può esercitare un potere importante, derivato dal censo, dal denaro, sovvertendo in fondo i ruoli. Prima era l'uomo che 'pagava', oggi può avvenire anche il contrario. Una rivalsa dunque sul sesso forte", spiega ancora il noto psicologo, "il desiderio di sentirsi ancora giovani e desiderabili spinge molte signore, ormai mature, anche sposate e madri felici, a sfidare il proprio destino e la pubblica morale, sapendo che non sarà mai per sempre. Rassegnate, quasi, all'ineluttabilità di questa relazione, all'illusione di fugaci momenti di felicità con partner occasionali".

Difficile fare un identikit del gigolò. Per il fondatore della 'Scuola di sopravvivenza per la coppia' "si diventa "uomo di piacere a pagamento" per vocazione perché ciò implica un lavoro sul corpo e sulla mente non indifferente. Si tratta poi di persone afflitte da un'ansia nevrotica", spiega ancora. "C'è in loro il desiderio di collezionare donne, la conquista diventa una forma di dipendenza.

Nulla a che vedere con il don Giovanni mozartiano. I gigolò moderni sono agguerritissimi e le loro agende piene di numeri e contatti delle signore che hanno conquistato, dalle quali difficilmente si separeranno, anche psicologicamente. Le donne invece", conclude, "quando decidono di chiudere con un uomo, di mettere una pietra sopra una storia lo fanno, senza alcun ripensamento".      

 Pollice verso da parte di alcuni personaggi del mondo del jet -set e dello spettacolo. "Quello che è successo a Susanne Klatten, la signora BMW è la testimonianza di un vuoto, di una solitudine immensa", confessa Massimo Giletti. "Quanto accaduto è di una tristezza infinita. Con l'affaire dei gigolò le donne riescono a prendere il peggio degli uomini". Il conte dandy Gelasio Gaetani Lovatelli d'Aragona trova scandaloso e criminale il ricatto del gigolò Helg Sgarbi. "Per il resto nulla di nuovo sotto il sole", confessa, "Il 70% delle mie amiche sta con uomini ricchi e potenti per interesse", spiega ancora. "Perché non potrebbe accadere il contrario? Donne mature che scelgono, grazie anche alla loro immensa fortuna, giovani amanti. E' un gioco antico, che è sempre
esistito. Basti pensare alla grande Caterina di Russia, a Elisabetta I d'Inghilterra. Uomini amati, spodestati, condannati a morte, promossi nella scala sociale.

"Lo ripeto", conclude il conte d'Aragona, "non trovo nulla di scandaloso in queste relazioni. Conosco coppie che durano da anni, ancora felicemente insieme, nonostante un contratto firmato anni or sono". Guillermo Mariotto, direttore creativo della maison Gattinoni, non ha dubbi. "Quanto accaduto a Susanne Klatten è uno degli ultimi atti legati all'emancipazione della donna. Nessuna sofferenza da parte loro, di pagare e godere", spiega ancora lo stilista. "Non vedo nessuna sofferenza in questi rapporti. Tutto è così onesto, pulito. Anche il fatto di poter scegliere il proprio partner mi sembra positivo, salutare e salutista. E ogni gigolò non disdegna. Per loro è un lavoro, una vocazione. E poi lo sappiamo", conclude, "Tutto ha un prezzo. Il gigolò non è uno sciupafemmine, semmai un fine e attento psicologo, un professionista dell'amore".

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