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La collezione? Facciamola strana

Bustine di zucchero o ferri da stiro

13 Mar 2009 - 17:05

Il collezionismo non conosce stagioni e non va in crisi, semmai cambia pelle. Se le vecchie raccolte di un tempo segnano il passo, dai soldatini d’epoca alle automobiline ai francobolli, ci sono tante nuove manie che si fanno strada e che richiedono altrettanta certosina pazienza, per rintracciare nuovi oggetti, anche di generi impensabili fino a poco tempo fa. E siccome la tecnologia ormai è presente in tutti gli aspetti della vita, ora c’è addirittura un sito internet che censisce stranezze e curiosità legate all’universo delle collezioni, "collezionare tutto.it".

C’è chi va pazzo per i cartellini "non disturbare", tanto da possederne oltre cinquemila, raccolti negli alberghi e sulle navi da crociera ai quattro angoli del mondo, dall’Algeria, all’Afghanistan, al Vietnam e al Mozambico, Oppure c'è chi ha conservato le buste contro il mal d'aria che nei voli aerei si trovano nelle tasche dei sedili. E ancora, qualcuno ha collezionato, addirittura, un migliaio  di isolatori, in vetro e porcellana, di tipo telegrafico, telefonico, bassa tensione e media tensione, provenienti soprattutto da Italia, Europa, e Stati Uniti.

Insomma, le collezioni sono tante e ognuno sceglie quel che più gli piace. Si raccolgono, infatti, ferri da stiro e pompe di benzina raccattate ovunque nel mondo. Tra i “classici” ci sono le bustine e le zollette di zucchero, come quelle raccolte da due collezionisti milanesi che ne posseggono molti esemplari di varie epoche, impreziosite con disegni ed immagini accattivanti. Un altro “evergreen” è la raccolta di insetti, mentre c’è chi possiede  ben 5917 fazzoletti provenienti da 65 diverse nazioni. Qualcuno ha messo da parte i primi modelli dei fazzoletti Tempo e Kleenex fino alle ultime novità, dalle marche più famose a quelle meno note. Molto gettonate sono anche le raccolte dedicate al mondo della birra, con lattine, etichette, sottobicchieri, boccali e altro ancora.

Nella lunga lista di passioni inusuali c’è la mania per la storia del telegrafo, che spinge qualcuno a conservare una serie di tasti telegrafici italiani e stranieri, o chi si fregia di preziosi regoli calcolatori, oggetti di rara bellezza oggi in disuso, ma un tempo molto usati dagli ingegneri come strumenti di calcolo. E chi ha uno spirito libero e una certa vena di romanticismo può sempre fermare i colori e le sfumature del cielo, in una bella raccolta di fotografie di nuvole. Insomma, ciascuno può davvero trovare pane per i suoi denti.

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