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Lars Danielsson, esce Tarantella

Nuovo album della star del jazz europeo

10 Mar 2009 - 15:42

Nato nel 1958, Danielsson è un musicista con svariati interessi e capacità. Al conservatorio di Goteborg ha studiato violoncello classico, prima di innamorarsi del basso e del Jazz. Come bassista può essere ascoltato anche nel disco Sentimental Journey insieme a Nils Ladgren, e già in quel disco si può apprezzare la sua magnifica e trascinante tecnica. Il contrabbassista, violoncellista, compositore e arrangiatore svedese Lars Danielsson è diventato negli ultimi anni una delle voci più importanti del jazz europeo.

Attualmente è considerato alla stregua di star internazionali come Randy Brecker, John Scofield o Charles Lloyd, ed è stato il produttore di Cecilie Norby, Viktoria Tolstoy e dell’Orchestra Radiofonica danese. Tarantella rappresenta la quarta e ultima fatica discografica per la label tedesca Act, che conferma ulteriormente l’inconfondibile originalità e delicatezza di Danielsson. In questo disco suona basso, violoncello e violino, un disco che definirei intimista, languido, rilassante, sempre piacevole e da ascoltare sino alla fine, dote rara nei dischi di oggi fatti per ascoltare uno o al massimo due brani, e tutto il resto a riempire. L’album è il naturale seguito, il passo successivo dei precedenti lavori: Mélange Bleu, Libera Me e Pasodoble. Ne sono esempio alcuni brani come Melody on Wood e Fiojo, costruiti direttamente da alcuni passaggi di Pasodoble. Confermato il pianista Leszek Mozdzer che già nel loro precedente lavoro in duo ha dimostrato di essere un impareggiabile compagno di lavoro. Gli altri musicisti sono: il trombettista norvegese Mathias Eick, il chitarrista britannico John Parricelli e il batterista americano Eric Harland. L’improvvisazione nell’album è accentuata anche dal fatto che Danielsson ha composto molti dei pezzi sulla chitarra invece che sul pianoforte, il che ha aiutato l’artista a lavorare in maniera molto più libera. Jazz da camera nella migliore accezione del termine, estremamente vario e sempre di altissimo livello, Danielsson ha ancora una volta colpito nel segno. Da solo il brano Pegasus vale l’acquisto del disco.

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