I casi triplicati in cinquantanni
Le allergie insidiano la salute e la qualità della vita di quasi un bimbo italiano su tre. Tanti, infatti, sono i bambini e ragazzi che accusano disturbi in presenza di acari della polvere, pelo di animali, alimenti e altro ancora e nel nostro Paese i casi sono triplicati negli ultimi 50 anni. In particolare, il 10% dei bambini al di sotto dei 14 anni soffre di asma bronchiale, nell'80% dei casi provocata da allergie, il 18-20% soffre di rinite allergica, mentre il 10% può presentare dermatite atopica e allergie alimentari. Sono gli allarmanti dato diffusi da Giovanni Cavagni, responsabile di allergologia pediatrica presso l'Ospedale Bambino Gesù di Roma in occasione della quarta giornata del bambino allergico.
''Questo boom di allergie - ha aggiunto Cavagni è tale da considerarle oggi una vera e propria malattia sociale ed è caratteristico di tutti i paesi sviluppati come l'Italia''. ". A fronte di tutto questo, però, "solo il 42 % delle scuole italiane è in possesso del certificato igienico-sanitario che attesta condizioni idonee per accogliere gli studenti allergici senza esporli a rischi per la salute", sottolinea Sandra Frateiacci, presidente di Federasma.
La scuola. comunque non è lunico ambiente a rischio per i piccoli allergici: molti problemi possono nascere anche in casa. Una delle stanze più a rischio è la camera da letto, per colpa di tende, moquette e tappeti. Quali sono le ragioni per cui in Italia negli ultimi anni si sono moltiplicati in questo modo i soggetti allergici? Nel mirino degli esperti ci sono l'eccessiva igiene e la sterilità di oggetti e ambienti, fin da neonati. "Una detersione troppo aggressiva impedisce agli anticorpi di dirigersi contro i germi naturali, così questi si trovano altri nemici", dice l'esperto. Per la sicurezza a casa e a scuola il consiglio dello specialista è evitare tappeti e moquette, i detergenti troppo aggressivi e un eccesso di sterilizzazione. "Invece a scuola sarebbe bene evitare la presenza di piante come parietarie e graminacee nei cortili, e tagliarle quando i bimbi sono a casa", conclude.
Ecco i consigli di Federasma da mettere in atto in presenza di bambini allergici, a casa, a scuola e nell'attività sportiva:
In casa
Eliminare tappeti, moquette, peluche e animali domestici dalle camere da letto
Eliminare carta da parati o stoffa sulle pareti. Preferire pavimenti e pareti a superficie liscia, facilmente lavabili
Utilizzare il vapore a 100°C nelle pulizie per uccidere gli acari.
Utilizzare sempre temperature superiori a 60°C per lavare federe, lenzuola e coperte
Non fumare vicino ai bambini negli ambienti chiusi, a casa o in macchina
A scuola
- Fornire alla scuola una copia sempre aggiornata dei faramaci prescritti e raccomandazioni dietetiche fissate dal medico curante e, in particolare, le istruzioni da seguire in caso di crisi asmatica o reazione allergica.
- Evitare di far giocare i bambini allaperto durante i periodi dellanno a rischio (come da calendario pollinico)
- Nei periodi di impollinazione mantenere le finestre chiuse e favorire il soggiorno allinterno dei locali scolastici
- Eliminare tendaggi interni, ove ciò non fosse possibile, prediligere tende a vetro facilmente rimovibili e lavabili
- Eliminare la classica lavagna con il gesso da sostituire con lavagne metalliche o plastificate con i relativi pennarelli atossici
- Utilizzare il grembiule: è utile per proteggere, anche se parzialmente, il soggetto allergico dallesposizione agli allergeni degli animali eventualmente presenti nelle case dei compagni di classe. I grembiuli devono essere lasciati a scuola in un armadio chiuso.
- Appendere i cappotti allesterno delle aule.
Durante l attività sportiva
- Informare sempre listruttore della condizione del bambino asmatico e/o allergico
- Effettuare sempre un preriscaldamento di almeno 10 minuti
- Interrompere l'attività fisica con gradualità.
- Sospendere lattività fisica in caso di infezioni respiratorie
- Evitare l'attività fisica in palestre con moquette, in campagna durante il periodo di fioritura delle piante ed in ambienti ad alto inquinamento
- Sono da prefeire gli sport che non comportano iperventilazione, quali quelli di potenza e destrezza che comportano sforzi di breve durata e con scarso incremento della frequenza respiratoria.