tgmagazine

Influenza,vademecum per combatterla

E arriva l'aerosol per "giocare"

06 Feb 2009 - 09:49

Metterà a letto in tutto 5-7 milioni di italiani, con un picco tra metà e fine febbraio. E' l'Australiana, un virus 'cattivo', che arriva dal Continente Australe.Ma non c’è solo questo ceppo influenzale a colpire gli italiani. “Sono più di 260 gli agenti virali che causano infezioni respiratorie acute con sintomi di intensità diversa a seconda del periodo e di ogni persona”,  spiega il prof. Fabrizio Pregliasco Dipartimento Sanità Pubblica - Microbiologia - Virologia dell’Università degli Studi di Milano. "La forchetta",  prosegue il prof. Pregliasco, "oscilla da un limite minimo: il famigerato raffreddore – ‘dono’ non richiesto dei rinovirus – e il limite massimo: la detestata influenza."

Gli effetti? "Nella casistica classica", spiega l'esperto",  febbre alta, dolori muscolari, un diffuso e fastidioso senso di stanchezza, inappetenza. Raccomandazioni? In primis, trattare la febbre con accortezza e prudenza usando gli antiperetici per abbassarla e non per stroncarla". E poi, "non prendere antibiotici, star al caldo, mangiare leggero, a esempio brodini ricchi di proteine e richiedere l'intervento del medico solo se, "precisa il virologo" - dopo 4-5 giorni i sintomi non sono passati per evitare ogni eventuale complicanza".

Insomma, tutto secondo copione. L'importante è adottare per tutte le forme simil influenzali e influenzali un’automedicazione responsabile che consiste nell’utilizzo di farmaci sintomatici in un dosaggio che attenui i sintomi, senza azzerarli (la febbre e gli altri sintomi sono un segno positivo indicativo della reazione infiammatoria dell’organismo) per poter valutare eventuali peggioramenti in modo da consultare il medico per un’inevitabile prescrizione antibiotica in presenza di segni che possano far pensare ad una sovrainfezione batterica (quali tosse produttiva, febbre che non cala dopo 4 giorni, segni polmonari all’auscultazione).

Il buon senso poi si unisce alle pratiche preventive da applicare nella vita quotidiana, come alimentarsi in maniera sana, vestirsi a cipolla per contrastare gli sbalzi di temperatura, evitare luoghi affollati poiché l’influenza è un’infezione che si trasmette per via aerea.
Lavarsi le mani è infine una banale norma igienica che può prevenire le infezioni dal momento, che vengono a contatto con oggetti promiscuità (computer, penne, telefoni) a casa come al lavoro.
Con un semplice clic su www.acti-info.it è possibile comunque consultare un utile strumento informativo e di prevenzione, il bollettino settimanale, suddiviso per Regione, dei malanni di stagione, grazie ai dati raccolti da Influnet del Ministero della Salute, e predisporre così le difese al contagio.
 
“Se, nonostante tutte le precauzioni e l’uso di farmaci in maniera consapevole e corretta, l’influenza ti "prende", cerca di attenuarne i sintomi e guarire il prima possibile. Ma soprattutto pensa positivo e approfitta di questa momentanea sosta dell’attività per coccolarti e farti coccolare: riposati, leggi, gioca, stai al caldo e nutriti con intelligenza, piatti leggeri, frutta e tante bevande calde”.

Ecco in sintesi anche le dieci regole su cosa si deve fare per proteggersi dai malanni dell'inverno, accentuati dall'ondata di fredo e gelo di questi ultimi giorni. I consigli sono curati dalla Direzione generale della Prevenzione sanitaria (Ccm) e sono consultabili, fin dall'inizio della stagione fredda, sul sito del ministero
della Salute:
- 1) Regolate la temperatura degli ambienti interni. In assenza di irraggiamento, con un abbigliamento idoneo e svolgendo un'attività sedentaria, si consigliano, per il microclima dell'abitazione, i seguenti valori ottimali: temperatura 19/22 gradi; umidità relativa 40/50 per cento;
- 2) Curate l'umidificazione degli ambienti di casa riempiendo le apposite vaschette dei radiatori. Una casa troppo fredda e un'aria troppo secca possono costituire un'insidia per la salute;
- 3) Curate l'isolamento di porte e finestre, riducete gli spifferi con appositi nastri o altro materiale isolante;
- 4) Se usate stufe elettriche o altre fonti di calore (come la borsa di acqua calda) evitate il contatto ravvicinato con le mani o altre parti del corpo
- 5) Prestate particolare attenzione ai bambini molto piccoli e alle persone anziane non autosufficienti, controllando anche la loro temperatura corporea
- 6) Assumete pasti e bevande calde (almeno 1 litro e mezzo di liquidi), evitate gli alcolici perché non aiutano contro il freddo, al contrario, favoriscono la dispersione del calore prodotto dal corpo
- 7) Uscite nelle ore meno fredde della giornata: evitate, se possibile, la mattina presto e la sera soprattutto se si soffre di malattie cardiovascolari o respiratorie;
- 8) Indossate vestiti idonei: sciarpa, guanti, cappello, ed un caldo soprabito, sono ottimi ausili contro il freddo;
- 9) Passando da un ambiente freddo ad uno caldo abbiate cura di spogliarvi, per evitare di sudare e di raffreddarvi quando uscirete di nuovo
- 10) Se viaggiate in automobile non dimenticate di portare con voi coperte e bevande calde.

E per i bambini c'è una novità. Un aerosol che fa divertire mentre cura. Due apparecchi in uno: così si può definire Fluirespira Didactys di Zambon, il nuovo apparecchio per l’aerosolterapia con integrato un computer didattico, frutto della collaborazione tra Zambon Italia, Oregon Scientific e Istituto Europeo del Design, disponibile in farmacia. Il principale vantaggio di Fluirespira Didactys, unico nel panorama italiano degli aerosol, è ottenere una migliore compliance (aderenza alla terapia) trasformando un appuntamento  problematico per bimbi e genitori in un’opportunità di edu-tainment: apprendimento finalizzato alla salute. Il best seller di Oregon Scientific include infatti 100 giochi, 50 dei quali in italiano e 50 in inglese (musica, memoria, vocabolario per citarne alcuni).
"La disponibilità di uno strumento che cattura l’attenzione del bambino è senz’altro positiva nel favorire la sua aderenza alla terapia, non solo perché distoglie la sua attenzione dalla classica mascherina, ma perché impegna la sua fantasia e trasforma un momento di potenziale noia in un’opportunità di divertimento e perfino di apprendimento", afferma Gianluigi Marseglia, Professore in Pediatria Generale e Specialistica Clinica Pediatrica Università degli Studi di Pavia Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo.
La possibilità di impiego di Fluirespira Didactys acquista pertanto notevole rilevanza in ambito clinico se si valuta l’incidenza delle malattie respiratorie nella popolazione infantile, tra forme ricorrenti (otiti, faringiti, tonsilliti) che interessano il 6% dei bambini italiani in età prescolare, forme acute (bronchiti, asma) e complicanze, tra cui le sovrainfezioni batteriche tipiche del post influenza.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri