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I mandorli in fiore per la pace

Agrigento investe sulla sagra

04 Feb 2009 - 15:00

Il ritmo incalza, i costumi con i colori di tutto il mondo vivacizzano la sfilata per le strade di Agrigento, creando un arcobaleno sonoro fra i carretti siciliani fino alla Valle dei Templi. Con spirito dionisiaco, inebriati dal profumo di mandorlo, danzatori e musicanti di ogni nazionalità si esibiscono in allegria nella competizione artistico-folclorica della Sagra del mandorlo in fiore, festa che sancisce l’inizio della primavera in questa terra fertile e generosa, ad Agrigento fino a domenica 8 febbraio.

Martedì scorso l’accensione del tripode ha dato il via agli spettacoli folclorici, che si susseguono in ogni spazio teatrale chiuso e aperto della città ad ogni ora del giorno. A presentare i vari eventi di musica, danza, coreografia e costumi, c’è Sasà Selvaggio con Debora Salvalaggio. Sono principalmente le vie del centro di Agrigento, la animata via Atenea e il serpeggiante scosceso di viuzze a gradinata, poi l’incanto della passeggiata fra i Templi a fornire il palcoscenico naturale di queste esibizioni. Ma poi, ogni volta che la festa concede una pausa, gli odori delle ricette antiche e moderne dedicate alla mandorla ci attirarano ai tavoli delle tradizionali trattorie girgentine. Tutti i ristoratori della città sono coinvolti nella “Mandorlara”, la festa del palato, la componente più golosa della Festa del Mandorlo in fiore: le “mennule” fanno capolino in tutte le portate, dall’antipasto al dessert, e perfino i calici esalano dolcissimi aromi di mandorla.

Tornando alle sfilate in costume qualcuno ci sorprenderà a canticchiare spontaneamente qualche motivo popolare siciliano, anche perchè “Ciuri ciuri” la sentiremo cantare in tutte le versioni, anche se quella che il mondo sembra aver apprezzato di più negli ultimi tempi è quella incisa dai Made in Sicily, l’orchestra jazz che ha già conquistato il disco di platino per le sue versioni di improvvisazione-country dei brani tradizione. Proprio i Made in Sicily al completo (sono ottanta musicisti) suoneranno in onore del Mandorlo in fiore domenica sera al Teatro Pirandello. Il Sindaco di Agrigento li ha voluti per la meritata conclusione della festa del mandorlo, che “sarà sempre più un trampolino di lancio della rinnovata promozione economica agrigentina – ha detto – che punterà sul turismo d’arte, sull’enogastronomia, sulle bellezze ambientali”, considerato che questa città “nel giro di 3 o 4 anni – dichiara Bernabò Bocca, presidente di Confturismo - diventerà una della mete più ambite del turismo internazionale di alto livello”, semprechè, viene da dire, i progetti di realizzazione delle infrastrutture di collegamento siano completati in tempi brevi.

Durante la sagra di giorno c’è di che divertirsi, ma la notte non è da meno, grazie ai dopo-sagra nei locali della zona e alle “notti in fiore” animate da dj e cocktail, per i quali la protagonista è sempre la mandorla, abbinata agli altri frutti di stagione, in testa a tutti le arance di Ribera, le “chiù bone de lu mundu” dicono gli autoctoni. E’ chiaro che ad un tale coinvolgimento dei sensi non si può resistere, il richiamo della Trinacria invita a partire per un viaggio che inizia poggiati ad una immensa colonna dorica del Tempio di Ercole, da cui contemplare la maestosa “Arcadia” fiorita e sublimare un viaggio fantastico nella Akragas di 2400 anni fa, viaggio che finisce domenica sera nel crepuscolo degli dei, fra spettacolari  fuochi d’artificio ad illuminare l’antichità dorata del tufo dei loro altari.

Al di là della celebrazione della nascente primavera, c’è un significato ulteriore e profondo nella manifestazione: la pace, l’amicizia fra i popoli, la necessità di dialogo fra gli uomini come condizione dell’esistenza. Il senso cosmopolita dell’evento è stato sottolineato dalla presenza di Prem Rawat, che ha presenziato l’accensione del tripode martedì scorso, ribadendo il suo messaggio di invito al dialogo fra i popoli sullo scenario del tempio della Concordia.

Fino a sabato 7 febbraio ogni giorno dopo le 10 e il pomeriggio dalle 18 in poi i gruppi folkloristici sfilano per la città, mentre ogni giorno alle 16 ed alle 21 si svolgono le competizioni del 54° Festival Internazionale del Folklore presso il Palacongressi; domenica 8 febbraio lo spettacolo comincia alle 9 con il corteo dei carretti siciliani e dei gruppi internazionali che arrivano fino allo Stadio Esseneto, per poi riproporsi alle 14 nella Valle dei Templi con le esibizioni conclusive, che culminano nel concerto serale e nello spettacolo pirotecnico. www.mandorloinfiore.net

Nadia Baldi

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