Agrigento investe sulla sagra
Il ritmo incalza, i costumi con i colori di tutto il mondo vivacizzano la sfilata per le strade di Agrigento, creando un arcobaleno sonoro fra i carretti siciliani fino alla Valle dei Templi. Con spirito dionisiaco, inebriati dal profumo di mandorlo, danzatori e musicanti di ogni nazionalità si esibiscono in allegria nella competizione artistico-folclorica della Sagra del mandorlo in fiore, festa che sancisce linizio della primavera in questa terra fertile e generosa, ad Agrigento fino a domenica 8 febbraio.
Martedì scorso laccensione del tripode ha dato il via agli spettacoli folclorici, che si susseguono in ogni spazio teatrale chiuso e aperto della città ad ogni ora del giorno. A presentare i vari eventi di musica, danza, coreografia e costumi, cè Sasà Selvaggio con Debora Salvalaggio. Sono principalmente le vie del centro di Agrigento, la animata via Atenea e il serpeggiante scosceso di viuzze a gradinata, poi lincanto della passeggiata fra i Templi a fornire il palcoscenico naturale di queste esibizioni. Ma poi, ogni volta che la festa concede una pausa, gli odori delle ricette antiche e moderne dedicate alla mandorla ci attirarano ai tavoli delle tradizionali trattorie girgentine. Tutti i ristoratori della città sono coinvolti nella Mandorlara, la festa del palato, la componente più golosa della Festa del Mandorlo in fiore: le mennule fanno capolino in tutte le portate, dallantipasto al dessert, e perfino i calici esalano dolcissimi aromi di mandorla.
Tornando alle sfilate in costume qualcuno ci sorprenderà a canticchiare spontaneamente qualche motivo popolare siciliano, anche perchè Ciuri ciuri la sentiremo cantare in tutte le versioni, anche se quella che il mondo sembra aver apprezzato di più negli ultimi tempi è quella incisa dai Made in Sicily, lorchestra jazz che ha già conquistato il disco di platino per le sue versioni di improvvisazione-country dei brani tradizione. Proprio i Made in Sicily al completo (sono ottanta musicisti) suoneranno in onore del Mandorlo in fiore domenica sera al Teatro Pirandello. Il Sindaco di Agrigento li ha voluti per la meritata conclusione della festa del mandorlo, che sarà sempre più un trampolino di lancio della rinnovata promozione economica agrigentina ha detto che punterà sul turismo darte, sullenogastronomia, sulle bellezze ambientali, considerato che questa città nel giro di 3 o 4 anni dichiara Bernabò Bocca, presidente di Confturismo - diventerà una della mete più ambite del turismo internazionale di alto livello, semprechè, viene da dire, i progetti di realizzazione delle infrastrutture di collegamento siano completati in tempi brevi.
Durante la sagra di giorno cè di che divertirsi, ma la notte non è da meno, grazie ai dopo-sagra nei locali della zona e alle notti in fiore animate da dj e cocktail, per i quali la protagonista è sempre la mandorla, abbinata agli altri frutti di stagione, in testa a tutti le arance di Ribera, le chiù bone de lu mundu dicono gli autoctoni. E chiaro che ad un tale coinvolgimento dei sensi non si può resistere, il richiamo della Trinacria invita a partire per un viaggio che inizia poggiati ad una immensa colonna dorica del Tempio di Ercole, da cui contemplare la maestosa Arcadia fiorita e sublimare un viaggio fantastico nella Akragas di 2400 anni fa, viaggio che finisce domenica sera nel crepuscolo degli dei, fra spettacolari fuochi dartificio ad illuminare lantichità dorata del tufo dei loro altari.
Al di là della celebrazione della nascente primavera, cè un significato ulteriore e profondo nella manifestazione: la pace, lamicizia fra i popoli, la necessità di dialogo fra gli uomini come condizione dellesistenza. Il senso cosmopolita dellevento è stato sottolineato dalla presenza di Prem Rawat, che ha presenziato laccensione del tripode martedì scorso, ribadendo il suo messaggio di invito al dialogo fra i popoli sullo scenario del tempio della Concordia.
Fino a sabato 7 febbraio ogni giorno dopo le 10 e il pomeriggio dalle 18 in poi i gruppi folkloristici sfilano per la città, mentre ogni giorno alle 16 ed alle 21 si svolgono le competizioni del 54° Festival Internazionale del Folklore presso il Palacongressi; domenica 8 febbraio lo spettacolo comincia alle 9 con il corteo dei carretti siciliani e dei gruppi internazionali che arrivano fino allo Stadio Esseneto, per poi riproporsi alle 14 nella Valle dei Templi con le esibizioni conclusive, che culminano nel concerto serale e nello spettacolo pirotecnico. www.mandorloinfiore.net
Nadia Baldi