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Caffé: sei tazze allungano la vita

E il cuore è salvo

16 Giu 2008 - 17:13

Caffeina 'elisir di lunga vita'. Non finiscono di stupire i miracolosi effetti della ormai leggendaria "tazzulella e' caffè". E alla lunga lista dei benefici, che vanno dall'essere un efficace analgesico alla sua capacità di favorire la digestione, se ne aggiungono ogni giorno di nuovi.

Ultimo, solo in ordine cronologico, il suo potere di allungare la vita. Lo rivela uno studio statunitense pubblicato sugli Annals of Internal Medicine. Fino a sei tazzine al giorno, assicurano i ricercatori Usa assoldati dai National Institutes of Health, contribuiscono a proteggere il cuore. "Non è vero", dicono, "che il caffè, con o senza caffeina, aumenti le probabilità di morire. Ma anzi allunga la vita sia agli uomini che alle donne", sostiene l'equipe coordinata da Esther Lopez-Garcia, che ha analizzato i dati su 84.214 donne e 41.736 uomini.

Tutti, all'inizio del big-study, senza malattie cardiache o cancro, e seguiti dal 1980 fino al 2004. Numeri alla mano, i ricercatori hanno verificato che gli effetti si dispiegano con maggiore evidenza nelle donne. Se bevono due-tre tazze di caffè al giorno, le amanti di questa bevanda si vedono ridurre del 25% le probabilità di morire di malattie cardiache, rispetto a quante non bevono affatto caffè. E le tazzine svelano anche un effetto protettivo contro altre malattie, riducendo in genere l'incidenza della mortalità del 18%.

Per gli uomini lo stesso dosaggio di caffè, invece, non sposta le probabilità di malattie del cuore, tumori o altro. Quindi non fa nè bene nè male. Ciascun partecipante allo studio durante il lungo periodo di osservazione ha compilato, con scadenza regolare, un questionario in cui venivano annotate le proprie abitudini: quanto caffè veniva consumato, ma anche il tipo di regime alimentare seguito, l'abitudine o meno al fumo e altri possibili comportamenti che possano incidere sullo stato di salute.

Una volta scorporati i dati dalle possibili influenze di altri fattori di rischio, è quindi emerso che il caffè rappresenta un fattore protettivo o tutt'al più 'neutro'. "Ma di certo non peggiorativo dello stato di salute o dei rischi di decesso, come invece spesso è stato detto", sottolineano gli scienziati, per i quali dietro all'effetto-caffè non ci sarebbe però uno degli ingredienti caratteristici della bevanda, cioè la caffeina, perché i medesimi effetti benefici si riscontrano sia che si beva la bevanda tradizionale, che quella decaffeinata. Resta dunque ancora da accertare perché qualche tazzina al giorno non faccia male, anzi.

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