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Il cervello è “geloso” delle cose

Ecco perché siamo possessivi

11 Giu 2008 - 14:17

Gli amici vi accusano di essere restii a concedere in prestito un oggetto che vi appartiene, o siete di quelli che continuano ad accumulare cose vecchie, senza mai trovare il coraggio di buttarle via finché l’armadio o la libreria si trasformano in un guazzabuglio indescrivibile? Rasserenatevi: gli atteggiamenti “possessivi” e di gelosia nei confronti di una cosa per il semplice fatto che ci appartiene sono del tutto normali: anzi, ora la scienza ha scoperto che la radice di questa propensione ha una sua radice nel nostro cervello, in particolare in alcune regioni tra cui l'insula, centro delle emozioni.

Come rivela uno studio pubblicato sulla rivista “Neuron” ed effettuato da ricercatori della Università di Stanford, la scoperta è importante, non solo perché svela le basi del “senso del possesso” e della proprietà, ma anche perchè dà ragione di un’anomalia della teoria economica nota da anni e chiamata “effetto dotazione”.

Come spiega Brian Knutson, lo scienziato che ha condotto gli esperimenti, il fenomeno consiste in un errore che porta a valutare di più un bene che possediamo rispetto allo stesso bene non nostro. Insomma la nostra natura attribuisce maggiore valore a un oggetto che già fa parte della nostra dotazione, rispetto agli altri esemplari dello stesso tipo. Se nel piccolo questo fatto è solo fonte di qualche egoismo, in economia il fenomeno può assumere una rilevanza notevole, fino ad influenzare l'attività dei mercati.

Gli esperti sono arrivati a queste conclusioni dopo aver riprodotto il fenomeno in laboratorio. Nel corso di un esperimento, un gruppo di volontari ha ricevuto una serie di cose che potevano essere vendute per acquistare quelle assegnate ad altri. Dal gioco di prezzi all'atto di queste compravendite e dall'analisi contemporanea dell'attività del loro cervello, è emerso che il livello dell'attività di un'area neurale, l'insula, è fortemente legato all'”effetto dotazione”, ossia a quanto ciascun soggetto è possessivo. Secondo queste osservazioni, Kuntson è giunto alle conclusioni che l'insula è la sede di questi meccanismi e che osservandone l’attività è possibile riconoscere e “intuire” quanto ogni soggetto sia sensibile all'effetto dotazione, prevedendone i comportamenti possessivi.

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