Fulcro della vita culturale, meta trend
Il complesso monumentale del Molino Stucky Hilton Venice si trova alla Giudecca, lisola più grande di Venezia, composta da otto isolotti e dalla quale si domina il canale omonimo. Le origini del nome Giudecca sono incerte: in dialetto istriano indicava il mestiere di conciare le pelli, ma rimanda anche al concetto di giudicato, ossia alla sentenza con cui, nel IX secolo, la Repubblica attribuì i terreni dellisola a nobili esiliati, appartenenti a famiglie aristocratiche rivoltose.
In origine fu terra di confino, ma la Giudecca ospitò anche antichi conventi e, nello stesso tempo, divenne luogo di villeggiatura con aree verdi, giardini e orti che esistono ancora oggi. La nobiltà veneziana, infatti, vi si rifugiava dopo aver trascorso la giornata a Venezia, perché considerata il luogo ideale in cui soggiornare. La particolare e raffinata architettura dellisola deriva proprio dalle commissioni dei patrizi che, in tempi lontani, vi fecero costruire ville e palazzi per i loro ozi estivi ed invernali. A testimoniare la grandiosità della storia dellarea, rimane sullisola limponente Chiesa del Redentore, progettata dal Palladio in stile classico e costruita tra il 1577 e il 1592 in segno di ringraziamento per la fine della terribile pestilenza del 1576 che causò la morte di un terzo della popolazione cittadina. Ogni anno il Doge e il suo entourage erano soliti visitare la chiesa, attraversando le Zattere su un ponte di barche. Ancora oggi ospita ogni anno nella terza domenica di luglio la Festa del Redentore, con spettacolari fuochi d'artificio.
Lisola, da sempre interessata da un vivace fermento culturale, fu rifugio nel 1529 di Michelangelo Buonarroti, durante il periodo dellesilio da Firenze; fu sede di diverse accademie filosofiche e letterarie e, nei secoli successivi, luogo dincontro in cui convenivano artisti provenienti da tutto il mondo, in particolare inglesi ed americani.
A cavallo dei secoli XIX e XX ospitò una fervente vita mondana dei principi presenti nellisola, che ricevevano personalità ed autorità di alto grado, rendendola quindi un luogo molto rinomato e prestigioso. Proprio per le sue caratteristiche, vi abitarono o almeno soggiornarono moltissimi famosi personaggi, tra cui ad esempio Pietro Bembo, Giacomo Casanova, Goethe, Lord Byron, De Musset, Igor Stravinsky e molti altri.
Gli anni successivi sono ricordati per lavvento sullisola dello sviluppo industriale, del quale la famiglia Stucky fu protagonista. Sorsero rapidamente fabbriche di ogni tipo: cantieri, mulini, pastifici, birrerie, tessiture (Fortuny), orologerie (Junghans), mescolati alle residenze e al verde. Attualmente, grazie al Progetto Giudecca, lisola sta crescendo non solo dal punto di vista culturale, ma anche architettonico-edilizio attraverso la valorizzazione e riqualificazione di numerose aree storiche. Il sorgere di numerosi complessi residenziali davanguardia la rendono oggi un quartiere di gran moda per intellettuali e artisti.