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Il Quattrocento a Roma

Grande mostra alla Galleria del Corso

05 Giu 2008 - 10:50

“Il Quattrocento a Roma. La Rinascita delle Arti da Donatello a Perugino” è il titolo della grande mostra, in corso fino al prossimi 7 settembre a Roma, presso la Galleria del Corso, prodotta e organizzata dalla Fondazione Roma in collaborazione con Arthemisia e con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano. La rassegna offre al pubblico un’indagine approfondita e affascinante sugli aspetti sociali, urbanistici, religiosi ed artistici di Roma nel XV secolo, che trovano la loro massima espressione nei capolavori dei grandi artisti che vi operarono: Mantegna, Perugino, Piero della Francesca, Pinturicchio, Donatello, Michelangelo, Filippo Lippi, per citare solo alcuni degli artisti in mostra.

L’esposizione, a cura di Claudio Strinati, Marco Bussagli, con il coordinamento di Maria Grazia Bernardini, propone circa 170 opere, tra plastici, arredi sacri e civili, ceramiche, sculture, disegni, medaglie papali e quadri, provenienti dai principali musei italiani e stranieri, tra cui i Musei Vaticani, il British Museum, lo Stiftung Museum Kunst Plast di Düsseldorf, il Skulpturensammlung und Mueseum für Byzantinische Kunst di Berlino.

Il percorso espositivo è articolato in cinque sezioni. La prima è dedicata alla città e illustra l’aspetto urbanistico e architettonico di Roma nel Quattrocento. La seconda è dedicata a “I Papi. Fede, arte e potere”, dato che Roma era la più importante meta del Cristianesimo occidentale. La sezione “Vita civile e religiosa” è dedicata alla vita quotidiana, con stoviglie, mobili e arredi delle dimore, strumenti musicali, “vesti” per la guerra e arredi sacri. L’area “Lo scrigno dell’antico” propone i tesori dell’antichità che Roma, museo a cielo aperto, offriva agli artisti come spunti d’ispirazione e riflessione. E infine “La rinascita delle arti” presenta la fioritura delle arti in pittura e in scultura, con capolavori straordinari di Masolino, Gentile da Fabriano, Pisanello, Filippo Lippi, Beato Angelico, Benozzo Bozzoli e ancora, tra i più grandi, di Piero della Francesca, Mantegna, Pinturicchio, Filippino Lippi, Melozzo da Forlì, Antonio del Pollaiolo fino a Michelangelo negli ultimi anni del Quattrocento. E’ in mostra inoltre il capolavoro, fresco di restauro, “Madonna con Bambino” di Piermatteo d’Amelia, del quale si erano perse le tracce da oltre venti anni.

L’esposizione è arricchita inoltre da una grande tavola multimediale di Roma, con cui interagire ed esplorare nel dettaglio edifici e monumenti dell’epoca, e la ricostruzione tridimensionale della Cappella Carafa di Santa Maria Sopra Minerva, realizzata dall’Enea, che, grazie ad una sofisticata tecnologia, consente una visione nitida e ravvicinata degli affreschi del Lippi per apprezzarne i minimi dettagli.

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