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L'arte del corteggiamento è morta?

E adesso si rimorchia col ventaglio

13 Ago 2007 - 11:30

Serenate al chiaro di luna, lettere d'amore alla Cyrano, sguardi languidi e baciamano, lusinghe e mazzi di fiori. C'era una volta il corteggiamento, arte ormai caduta in disuso e virtù rara tra i giovani d'oggi. Almeno stando ad uno studio promosso da Artic, in occasione delle Olimpiadi dell'Ormone, il Tour, che sta percorrendo le spiagge italiane con delle vere e proprie prove sportive ideate per insegnare a "rompere il ghiaccio". Almeno secondo 6 ragazze su 10, i ragazzi sono frettolosi, troppo diretti e poco originali. Ma tra le novità dell'estate in fatto di rimorchio, arriva dal lontano Oriente, patria dell'arte della seduzione per eccellenza, la moda del ventaglio per conquistare il cuore dell'amato/a.

Da una parte quindi il netto scetticismo delle giovani intervistate per il sondaggio della Artic. Addirittura, secondo le ragazze, se il primo approccio non funziona nell'arco di 8-10 minuti "lui" rinuncia. L'arte di Casanova, che per conquistare il cuore di una donna era disposto a settimane, se non mesi di corteggiamento, sembra ormai un lontano ricordo. Circa 5 minuti il tempo limite che i ragazzi si pongono: si avvicinano, senza nessun gioco di sguardi o altro, propongono qualcosa di assolutamente banale, come bere qualcosa insieme, e se non gli si fa capire che hanno qualche possibilità, abbandonano subito il campo.

E non va meglio quando si passa ai preliminari, i maschietti risultano essere impacciati, incapaci di baciare e se alle prese con un reggiseno vanno in crisi. Egoisti, poco fantasiosi, assolutamente incapaci di interpretare i desideri e le esigenze delle donne, gli "ei fu" Casanova italici non riescono più ad accendere di passione l'altra metà del cielo. Cade insomma il duplice mito del macho italico e del perfetto casanova.

E il rapporto di coppia? Sempre più difficile: lo scoglio maggiore rimane la fase del corteggiamento, dove i ragazzi vengono giudicati "immaturi", "frettolosi", "poco originali", per non dire decisamente banali. Non solo, per molte delle intervistate sono anche troppo diretti, incapaci insomma di corteggiare una ragazza, di farla sentire unica e al centro dell'attenzione. Le frasi "più ad effetto" che riescono a far crollare ogni possibilità di approccio? La maggior parte delle intervistate non dà speranza a chi si avvicina con fare macho e propone di bere qualcosa insieme, altrettante bocciano approcci "classici", come frasi del tipo "ci siamo già conosciuti da qualche parte" Poco graditi anche complimenti triti e ritriti del tipo "sei splendida" o "cosa ci fa una ragazza bella come te in un posto come questo" e assolutamente out anche il vecchio aggancio tramite segno zodiacale.

Dall'altra però ritorna il corteggiamento vecchio stile. E' la nuova moda dell'estate lanciata nella spiagge iperchic di Marbella e della Costa azzurra. Un ritorno all'antico per gentleman che ancora vogliano e sanno osare. Banditi gli sms, le lunghe ed estenuanti lettere d'amore, i semplici inviti su pergamene, con tanto di blasone e cifre marchiate a fuoco, si riscopre la scrittura, l'antica tecnica amanuense, a cui non siamo più abituati. Perché la grafia è lo specchio della personalità. Piccola, piccolissima... Bisogna fare molta attenzione. Grande, rotonda emana vitalismo e positività, soprattutto sensualità. Scrivi brevi frasi, lascia il tuo indirizzo per appuntamenti galanti o semplicemente il numero del cellulare. 

La nuova moda piace ai vip, ma anche agli uomini di cultura e dello spettacolo. A stilisti in auge perché in fondo il ventaglio è sempre stato un accessario importante nell'abbigliamento della donna e anche dell'uomo. Karl Lagerfeld, il 'kaiser' di Chanel, non potrebbe farne a meno. Lo ha confessato recentemente in una delle sue interviste. "Lo considero un accessorio indispensabile. Ti consente di parlare a qualcuno senza essere visto". Come i messaggi immortalati su un ventaglio. Meglio se bianco, colore purissimo, virginale. "Nella moda il ventaglio non è stato solo un semplice accessorio, seppur a volte costosissimo", ricorda il noto couturier di origine venezuelana, Guillermo Mariotto, "Serviva anche per nascondersi, per 'mascherarsi' agli occhi dell'amato. Un meraviglioso gioco, di sguardi e seduzione".
"Nulla è cambiato a distanza di secoli", aggiunge, "In fondo 'conquistare' con una frase scolpita su un ventaglio diventa una sfida. Confesso che trovo tutto ciò molto intrigante. Si lanciano segnali, si alimenta il mistero. Un invito alla conoscenza dell'altro, senza forzare i tempi dell'incontro", continua il direttore creativo della maison Gattinoni, "alla riscoperta di un nuovo alfabeto dell'amore. Scomparso in epoca computerizzata e tecnologizzata".

Dallo studio Artic intanto emergono altri dati. Se le ragazze infatti trovano fin troppi argomenti per lamentarsi dell'altra metà della mela, qualche recriminazione la fanno anche i maschietti: per il 58% le ragazze ormai non conoscono più le arti della seduzione. Aggressive, per non parlare che spesso confondono seduzione con volgarità. Il risultato? Approcci sempre più difficili, tanto che rompere il ghiaccio a volte sembra impossibile (cosa che trova concordi sia uomini che donne), coppie in crisi dopo pochissimo tempo (addirittura per il 31% la prima crisi già nel primo mese), ma anche insoddisfazione (comune al 42% delle donne e al 35% degli uomini), per arrivare a litigi e tensioni continue e persino tradimenti.
Per i "lui" le ragazze non sanno mai cosa vogliono veramente, danno dei messaggi assolutamente contraddittori, salvo poi lamentarsi che i ragazzi non capiscono niente. A crollare poi ogni possibilità di approccio è anche un altro aspetto, ovvero la femminilizzazione dei ragazzi: il 31% si lamenta di ragazzi mammoni, privi di ogni spirito di iniziativa e delicati come delle ragazzine.

E allora tutti con un ventaglio in mano. Il caldo aiuta.
Da sempre straordinario oggetto di seduzione. Copre il volto, non nasconde gli occhi.  E l'idea di scriverci sopra dei brevi messaggi d'amore lo rende ancora più intrigante.
E se nel XVII e XVIII secolo esisteva un vero e proprio 'alfabeto' gestuale del ventaglio, un linguaggio conosciuto solo dagli 'happy few', ci sono testimonianze importanti di come spesso si trasformasse in 'strumento' di conquista. Maria Paradiso,scrittrice e studiosa di costume, ricorda che il ventaglio era una vera e propria 'arma'. "Esiste un interessante trattato, 'La donna galante ed erudita. Giornale dedicato al bel sesso', scritto da Gioseffa Cornoldi Caminer, pubblicato in Italia tra il 1786 e il 1788 -ricorda - che spiega ed insegna come maneggiare quella che l'aristocratica autrice chiama 'una macchinetta capace'. Nulla di nuovo comunque nella moda di questa estate. Lanciare e scrivere 'profferte' all'interno dei ventagli è costume antico".

"Spesso tra le pieghe di stoffe e sete pregiate si immortalava il nome dell'amato, si citavano ballate o melodie popolari", aggiunge la studiosa siciliana, "O come accadeva nella Sicilia libertina del '700, il ventaglio poteva trasformarsi in uno 'oggetto' per 'addescare' l'amato. La marchesa Papadopuli, donna di straordinaria intelligenza e cultura (traduttrice del Corano, dall'arabo al palermitano) aveva una serie di meravigliosi ventagli bianchi e neri, da un lato, dipinti con scene erotiche dall'altro, de la marchesa desiderava un uomo. Forse più esplicito delle parole che vengono consegnate ai ventagli contemporanei. Una moda stravagante. Durò pochissimi anni. Atteggiamenti 'censurati' dalla Chiesa che sembra non avesse gradito il libertinaggio sfrontato della marchesa Papadopuli".

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