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Marta Never Too Much. Gioielli unici che raccontano il mondo

Collane e bijoux artigianali che racchiudono cultura e tradizioni di paesi lontani come in un diario di viaggio

Marta Gnutti, artista eclettica ed esuberante, è la fondatrice e designer del brand di gioielli Marta Never Too Much. Creazioni uniche ed originali, che ci trasportano in un viaggio immaginario intorno al mondo, alla ricerca di ispirazione, tra materiali inediti, preziosi o quotidiani, mixati con tessuti ed elementi vintage dal fascino senza tempo.

Marta Never Too Much. Gioielli unici che raccontano il mondo 

 

Pietre semipreziose, morbidi tessuti, sete raffinate, ma anche legni, bacche, semi e piume, come quelli ricevuti in dono da alcuni nativi americani incontrati nella zona del Grand Canyon, ed ancora, ciondoli in osso o realizzati con crini animali, perle di tutti i tipi e colori, scoperte nel corso di un viaggio in Vietnam, monili comprati da donne africane, conosciute in Kenia e Tanzania, coralli provenienti dalla Thailandia, madreperle, rubini, lapislazzuli, giade, scovati in ogni angolo del pianeta…le collane create da Marta Gnutti sono accessori unici e irripetibili che raccontano affascinanti storie di incontri e suggestioni. 

 

Totalmente plastic-free e realizzate rigorosamente a mano, le creazioni artigianali di Marta Never Too Much sono piccole opere d’arte che derivano da un lungo percorso creativo multiforme. Cultura e tradizioni di paesi lontani si fondono tra di loro e assumono la forma di accessori dalla forte personalità, pensati per donne speciali, di ogni età e stile, romantiche o rock, dal gusto contemporaneo o più classico, tutte accomunate dal desiderio di esprimersi, regalando un tocco inconfondibile al proprio look.

 

Parola d’ordine: “libertà”. Di creare senza limiti e di manifestare la propria unicità.


Chi è Marta Gnutti? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?

Originaria di Brescia e milanese d’adozione, ho iniziato la mia carriera professionale a Londra, dopo essermi diplomata al London College of Fashion. Il mio gusto estetico innato mi ha spinta ad approfondire negli anni discipline come il visual merchandising, l’interior e il fashion design. Dopo una lunga collaborazione con Loro Piana e diversi brand internazionali come fashion designer di borse e accessori, mi sono appassionata all’universo del gioiello. Viaggiare in tutto il mondo mi ha permesso di individuare pezzi unici e accessori vintage, che ho poi riassemblato, dando vita a esclusivi oggetti da indossare. Attualmente sostengo diversi progetti, incluso un corso didattico presso l'Istituto Marangoni di Miami, sull’impatto e l’importanza dei gioielli nel contesto delle sfilate di moda.

 

Quando e com’è nato il brand Marta Never Too Much? Come mai la scelta di questo nome?

Il marchio è nato ufficialmente a settembre 2022, quando ho creato la società, anche se già da un anno – durante la pandemia – smontavo e rimontavo collane e andavo nei mercatini in cerca di creazioni vintage da riproporre in chiave moderna. Nelle mie collezioni riutilizzo infatti tutti i materiali, non butto via niente, l'unico materiale che non uso è la plastica. Il nome del brand trae spunto dai miei motti: "more is more" e "less is a bore", che mi sono anche tatuata sul braccio. Quindi, detto questo...direi che Marta Never Too Much è azzeccatissimo!


Perché proprio i gioielli? Cosa rappresentano per te questi accessori e che ruolo rivestono nel contesto moda?
I gioielli sono la mia passione fin da piccola. Giocavo con mia nonna "a gioielli", come dicevamo noi. A quei tempi si usava molto la bigiotteria; fingevamo che lei fosse una signora molto ricca alla quale io vendevo i miei preziosi. Le mie collane di oggi assomigliano moltissimo alle collane che indossava mia nonna. Le collane e il vintage, fin da quando ero giovane, sono sempre stati la mia passione, che poi è esplosa quando abitavo a Londra, a Portobello, e giravo per i mercatini alla ricerca di collane e vestiti che smontavo, montavo e ricreavo…. Le collane nella moda sono molto importanti perché sono in grado di modificare del tutto lo stile di un outfit che, a seconda del gioiello che si indossa, può diventare più aggressivo, più audace, più sofisticato, più serio, più romantico.... E poi le collane si cambiano tutti i giorni, in base al mood al momento del risveglio. Nella mia esperienza ho riscontrato che gli orecchini si possono tenere per mesi senza cambiarli, lo stesso vale per gli anelli, mentre le collane sono umorali e assecondano il nostro stato d’animo di giorno in giorno.

 

Quali sono le cifre stilistico-distintive delle tue collezioni?
Le mie collane si distinguono dalle altre anzitutto perché sono uniche: nessuna sarà mai non soltanto uguale ma nemmeno simile ad un’altra, in quanto i componenti (ciondoli, catene, pietre…) di ciascun pezzo provengono da mercatini vintage e dai miei viaggi in giro per il mondo. Una volta terminato il corallo bamboo a sfera, non sarà mai più disponibile quella pietra di quel determinato colore, la stessa cosa vale ad esempio per i lapislazzuli e per le giade. Adoro lavorare con i semipreziosi perché ogni pietra ha un suo significato particolare: indossarne una anziché un’altra ci consente di interpretare il nostro umore della giornata; possiamo decidere di mettere la giada perché quel giorno ci sentiamo più spirituali oppure la pietra verde per avere più energia e sentirci più forti. Le mie collane inoltre sono sempre molto eccentriche e di dimensioni importanti (anche se ultimamente ne ho realizzate anche di più piccole): di certo non passano inosservate. Possono essere sexy e allo stesso tempo seriose. Ogni collana è una donna diversa.


L’ispirazione da dove arriva? Che importanza assume il viaggio nell’ambito della tua creatività?
L'ispirazione arriva molto spesso dai miei viaggi. Quando sono in giro per il mondo compro sempre oggetti caratteristici dei luoghi che visito. In Vietnam ho trovato perle meravigliose e foulard di seta artigianali; in Thailandia ciondoli unici al mondo, a Bali alcuni rosari che ho poi ricostruito incastonando dei semipreziosi (ho realizzato anche delle collane per uomini che l'anno scorso sono andate a ruba!). Tuttavia, adoro anche l’arte contemporanea, in particolare Alex Katz, uno dei miei artisti preferiti, di cui ho ammirato le collezioni al Guggenheim di Newyork; l'ispirazione può arrivare, ad esempio, da un suo quadro. Ma anche dai fiori che vado a prendere ogni venerdì al mercato o dalla musica o dalle architetture di posti e locali o dalla stessa moda, che è sempre stata la mia passione. Durante i miei studi di settore a Londra, mi sono appassionata alla creatività di importanti stilisti, come Vivienne Westwood, che utilizzava tantissimo le perle. Uno stilista di gioielli tra i miei preferiti è poi Dries van Noten. Insomma, tutto ciò che accende la mia emotività può essere uno stimolo per creare nuovi gioielli.
 

A quale donna ti rivolgi?
Mi rivolgo alle donne uniche, che vogliono affermare la propria unicità e che hanno voglia di giocare con la moda, sperimentando per assumere ogni giorno un aspetto diverso, quello che meglio rispecchi la loro personalità, grazie anche alle mie collane. Donne sicure di sé, libere, audaci, che amano osare, anche solo con una collana. Donne di carattere, eccentriche – come lo sono io – ma anche donne normali, senza eccessi. Alcune mie clienti di una certa età, ad esempio, adorano indossare collane di perle impreziosite da sfere di resina perché le trovano più divertenti per vivacizzare i loro twin set!


Chi è Marta nella vita privata? Interessi e passioni nel tempo libero?
Amo vivere, viaggiare, scoprire posti nuovi, conoscere le persone dei luoghi che visito e quindi anche i prodotti della loro terra…proprio da lì è nato il nuovo progetto “Postcard di Marta”: in ogni posto del mondo in cui sono stata ho raccolto del materiale che ho poi trasformato in collane. Sono una donna socievole, che adora stare in mezzo alla gente, interpretandone i gusti. Sono anche sportiva, pratico molti sport e la mia passione è lo sci.


Progetti e sogni per il futuro del tuo brand?
Desidero far conoscere il mio brand a più persone possibili in modo da farle giocare e sognare con le mie creazioni, trasmettendo anche un messaggio di ecosostenibilità. Nei miei progetti prossimi c’è un viaggio a Miami per insegnare all'università Marangoni: terrò un corso sull'importanza dal punto di vista stilistico delle collane nella moda. I miei studenti dovranno quindi realizzare una collana secondo il mio punto di vista estetico con materiale che porterò dall’Italia. La collana vincitrice del primo premio verrà esposta per un mese in bacheca. Questi dunque i miei sogni…spero che si realizzino tutti!

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