Uomo, l'orologio da taschino: come si indossa (anche con i jeans)
Momento "revival" per un grande classico, simbolo di un’eleganza maschile sofisticata, ideale per un perfetto look vintage
Orologi da uomo: Hamilton Railroad Pocket Watch, omaggio alle origini
Torna l’orologio da taschino, simbolo di un’eleganza maschile sofisticata e perfetto per un look vintage.
Momento “revival” per un classico senza tempo, di grande stile, che viene chiamato in gergo “cipolla”. È, in genere, di piccole dimensioni e può avere o meno il coperchio. Segue, a suo modo, l’evoluzione dei tempi: non è detto, infatti, che vada indossato esclusivamente con l’abito e solo nelle occasioni formali.
L’orologio da taschino si è diffuso a partire dal Cinquecento, ben prima dell’avvento di quello da polso, arrivato solo nella prima metà del 1800 (di cui il primo modello, stando ad alcune testimonianze, pare sia stato realizzato da Abraham-Louis Breguet su richiesta della regina di Napoli Carolina Murat, sorella di Napoleone). È nato per essere inserito, alla maniera classica, nella piccola tasca del gilet, di cui un bottone (generalmente il terzo) va unito alla catenella dell’orologio stesso. Va posto nella tasca della mano non dominante (quella sinistra, se non siete mancini). Tuttavia, può essere indossato anche con i pantaloni o addirittura i jeans.
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