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La politica agricola comune 2023-2027: una Pac più verde e più equa

La nuova Pac cerca di garantire un futuro sostenibile per gli agricoltori europei, fornirà un sostegno più mirato alle aziende agricole più piccole e offrirà maggiore flessibilità ai paesi dell'Ue per adattare le misure alle condizioni locali

La politica agricola comune 2023-2027: una Pac più verde e più equa - foto 1
Tgcom24

La politica agricola comune (Pac) si è evoluta nel corso degli anni per adattarsi alle mutevoli circostanze economiche e alle esigenze e necessità dei cittadini.

La nuova Pac (2023-2027) è entrata in vigore il 1° gennaio 2023 e apre la strada a una politica più equa, più verde e maggiormente basata sui risultati. L'accordo sulla riforma è stato formalmente adottato il 2 dicembre 2021. La nuova Pac cerca di garantire un futuro sostenibile per gli agricoltori europei, fornisce un sostegno più mirato alle aziende agricole più piccole e offre maggiore flessibilità ai Paesi dell'Ue per adattare le misure alle condizioni locali.

 

La riforma comprende tre regolamenti: il regolamento (UE) 2021/2116 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della PAC e che abroga il regolamento (UE) n. 1306/2013; il regolamento (UE) 2021/2115, recante norme sul sostegno ai piani strategici nazionali della PAC, e che abroga i regolamenti (UE) n. 1305/2013 e (UE) n. 1307/2013; il regolamento (UE) 2021/2117, che modifica il regolamento (UE) n. 1308/2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, il regolamento (UE) n. 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, il regolamento (UE) n. 251/2014 sulle indicazioni geografiche dei prodotti vitivinicoli aromatizzati e il regolamento (UE) n. 228/2013 recante misure nel settore dell'agricoltura a favore delle regioni ultraperiferiche dell'Unione.

 

Per il periodo 2021-2027 sono stati assegnati alla Pac 387 miliardi di euro di finanziamenti che provengono da due diversi fondi: il Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), che ammonterà a 291,1 miliardi di euro (a prezzi correnti) e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che ammonterà a 95,5 miliardi di euro.

 

Gli obiettivi - Per il periodo 2023-2027, la politica agricola comune si fonda su dieci obiettivi chiave: garantire un reddito equo agli agricoltori; aumentare la competitività; migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare; agire per contrastare i cambiamenti climatici; tutelare l'ambiente; salvaguardare il paesaggio e la biodiversità; sostenere il ricambio generazionale; sviluppare aree rurali dinamiche; proteggere la qualità dell'alimentazione e della salute; promuovere le conoscenze e l'innovazione.

 

Piani strategici nazionali - Ogni Stato membro dell'Ue deve effettuare un piano strategico nazionale della Pac. I piani devono essere approvati dalla Commissione per garantirne la coerenza con gli obiettivi a livello dell'Ue. Nel definirli, i Paesi dell'Ue hanno contribuito al conseguimento dei dieci obiettivi specifici attraverso un pacchetto di misure politiche di ampio respiro fornite dalla Commissione, che sono state definite in funzione delle esigenze e delle capacità nazionali.

 

Una Pac più verde e più equa - La Pac 2023-2027 aiuta l'agricoltura a fornire un contributo molto più incisivo al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo: i piani strategici nazionali sono in linea con la legislazione in materia di ambiente e clima; i pagamenti dei beneficiari sono legati a un insieme più rigoroso di requisiti obbligatori (ad esempio, in ogni azienda agricola almeno il 3% dei seminativi è destinato alla biodiversità e agli elementi non produttivi, con la possibilità di ricevere sostegno attraverso regimi ecologici per raggiungere il 7%); almeno il 25% del bilancio per i pagamenti diretti è destinato a regimi ecologici, fornendo maggiori incentivi a favore di pratiche e approcci agricoli rispettosi del clima e dell'ambiente (come l'agricoltura biologica, l'agroecologia, il sequestro del carbonio nei suoli agricoli, ecc.) e di miglioramenti del benessere degli animali; almeno il 35% dei fondi è destinato a misure a sostegno del clima, della biodiversità, dell'ambiente e del benessere degli animali; nel settore ortofrutticolo, i programmi operativi destinano almeno il 15% della spesa all'ambiente; il 40% del bilancio della Pac deve essere pertinente per il clima e sostenere fermamente l'impegno generale di destinare il 10% del bilancio dell'Ue agli obiettivi in materia di biodiversità entro la fine del periodo del quadro finanziario pluriennale (QFP) dell'Ue.


Inoltre, la Pac 2023-2027 indirizza il sostegno a coloro che ne hanno più bisogno: i Paesi dell'Ue devono destinare almeno il 10% dei loro pagamenti diretti allo strumento di sostegno ridistributivo al reddito, per rispondere meglio alle esigenze di reddito delle aziende agricole di piccole e medie dimensioni; solo gli agricoltori in attività possono ricevere un certo sostegno dell'Ue; i pagamenti della Pac sono subordinati al rispetto di determinate norme dell'Ue in materia di lavoro e i beneficiari sono incentivati a migliorare le condizioni di lavoro nelle aziende agricole; i livelli di sostegno al reddito convergono maggiormente, sia all'interno dei singoli Paesi dell'Ue che tra i Paesi dell'Ue; i Paesi dell'Ue devono distribuire almeno il 3% del loro bilancio per i pagamenti diretti ai giovani agricoltori, sotto forma di sostegno al reddito o agli investimenti o di aiuti all'avviamento per i giovani agricoltori; la parità di genere e l'aumento della partecipazione delle donne all'agricoltura fanno parte, per la prima volta, degli obiettivi dei piani strategici della Pac.

 

Inoltre, la Pac 2023-2027 rafforza la posizione degli agricoltori nella catena di approvvigionamento e rilancia la competitività del settore agroalimentare.

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