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Elezioni, Letta: "La destra ha mostrato il suo vero volto" | Calenda: "Non faremo da stampella" | Conte guarda al Nord

Battute finale della campagna elettorale. Il leader Pd attacca la Meloni, Calenda evoca Draghi e Conte si smarca dall'idea di "partito del Sud"


Secondo Enrico Letta, "la destra italiana ha mostrato il suo vero volto oggi pomeriggio a Roma".

"Ha spiegato agli italiani che loro cambieranno la Costituzione da soli - ha detto il segretario del Pd a margine di una iniziativa a Palermo -, che la loro logica è la logica no-vax. La loro logica è contraria a tutto quello che ha reso possibile l'uscita dell'Italia dal Covid. Noi a questa destra diciamo che la Costituzione è nata dalla resistenza e dall'antifascismo e non si tocca".

 

 

LETTA AVVERTE: "AL VOTO PENSATE CHE PUTIN TIFA DESTRA" A tre giorni dal voto, l'assillo di Enrico Letta sono i riverberi italiani di cio' che sta avvenendo in Ucraina: "La destra vuole disfare l'Europa - ha detto - e questa posizione aiuta la Russia di Putin che vuole una Ue debole e divisa. Invece bisogna rafforzare l'Europa". I rapporti con i partner europei non sono solo una questione di politica estera. Per esempio, sul fronte energia, "ho parlato col cancelliere tedesco Scholz - ha ricordato Letta - perché a fine settembre ci sarà un consiglio europeo decisivo" sugli interventi per frenare l'aumento delle bollette. Poi un messaggio alla leader di Fratelli d'Italia: "La moderata Meloni annuncia che cambieranno la Costituzione anche da soli. la Costituzione nata dalla resistenza e dall'antifascismo. Il voto degli italiani il 25 settembre glielo impedirà". Più di un esponente Pd ritiene che non si debba archiviare la prospettiva di un dialogo con Giuseppe Conte. Ma Letta ha chiuso la porta a un ritorno di fiamma. "I 5s hanno fatto cadere Draghi, una responsabilità grave: le nostre strade si sono divise in quel momento, in maniera irreversibile". Il segretario Pd ha poi fatto "un appello ai diciottenni: andate a votare, non fate sì che il vostro destino sia deciso dagli altri. Dal vostro voto, che oggi vale doppio perché vale anche per il Senato, dipende il destino del vostro Paese". 

 

CALENDA: "DRAGHI UNICA GARANZIA, NON FAREMO DA STAMPELLA" Carlo Calenda e Matteo Renzi rilanciano l'obiettivo politico del terzo polo: far rimanere Mario Draghi a Palazzo Chigi, nonostante lui sia recalcitrante. Pensano che a "costringerlo" potrebbe essere il risultato delle urne. Un obiettivo ribadito e che si può realizzare se la proposta politica della "strana coppia" riuscirà a rubare voti al centrodestra, portandolo a un pareggio. "Draghi dice di no ai giornalisti ma quando glielo chiederà il presidente della Repubblica sarà diverso", ha affermato il leader di Iv. In ogni caso Renzi e Calenda escludono che il terzo polo possa fare da stampella per far nascere un governo di centrodestra o di centrosinistra, se alle due coalizoni mancassero i seggi in Parlamento: "Né con Meloni né con Fratoianni" sintetizza Renzi. Sui programmi, ha spiegato Calenda, il terzo polo "ritiene che bisogna investire ogni euro di spesa su scuola e sanità. Con particolare attenzione a quelle parti d'Italia dove l'emergenza educativa è diventata un'emergenza democratica". 

 

CONTE SI SMARCA: "NON SIAMO IL PARTITO DEL SUD Fiducioso di aver fatto il pieno di consensi nel Sud, Giuseppe Conte va alla conquista degli elettori del Nord. "Ci stanno schiacciando sull'immagine del Movimento del reddito di cittadinanza, ma le nostre riforme hanno permesso di sostenere e rilanciare il tessuto produttivo" ricorda in quello che lui stesso definisce un "appello" agli elettori del Nord. C'e' la "pensione di cittadinanza", aumentata dal governo Conte da 500 a 780 euro, fino alla nuova proposta di detassare quelle fino a mille euro: "i pensionati sono solo al Sud o anche al Nord?" chiede l'ex premier che mette in lista anche il superbonus voluto dal Movimento. Nessuna apertura al Pd, perché, ripete all'ossessione, "con questa dirigenza non mi siedo più al tavolo". Ne' sono possibili riedizioni di governi con il centrodestra: "Con queste destre non c'è possibilità di lavorare. Ora il M5s ha una identità precisa che lo colloca nel campo progressista e parliamo a un popolo autenticamente democratico". 

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