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Vittoria meno netta del previsto per Modi: le conseguenze su azioni e obbligazioni dell’India

Kenneth Akintewe, Head of Asian Sovereign Debt di abrdn, analizza l’impatto dell’esito delle elezioni politiche sugli asset indiani e sul futuro delle riforme

03 Giu 2024 - 17:31

La vittoria meno netta del previsto del premier indiano Narendra Modi ha pesato sull’andamento della Borsa di Mumbai. L'indice Bse Senex ha perso il 5,76% a 72.076 punti mentre l'Nse Nifty ha perso il 5,93% a 21.884 punti, in calo dopo i massimi storici toccati ieri. Il partito di Modi, Bharatiya Janata e gli alleati dell'Alleanza democratica sono in testa in almeno 294 dei 523 seggi per le elezioni al Parlamento indiano, assicurando al premier uscente un terzo mandato di cinque anni e la formazione del prossimo Governo. Tuttavia, le opposizioni di Alleanza indiana, guidata da BJP, stanno registrando più consensi del previsto, con 231 seggi.

I MOTIVI DEL RISULTATO
Un risultato che potrebbe portare i partiti della coalizione a opporsi ad alcune delle sue iniziative programmate, e ciò ha provocato la reazione dei mercati. Secondo Kenneth Akintewe, Head of Asian Sovereign Debt di abrdn, si tratta di un classico risultato da “buy the rumour, sell the fact", che rafforza il concetto che la politica è una materia decisamente ostica. “L'inflazione alimentare è stata elevata e il settore agricolo ha sofferto, mentre il governo ha anche ridotto i sussidi, di conseguenza una perdita di sostegno nei settori dell'economia orientati all'agricoltura non è necessariamente una sorpresa”, commenta l’esperto di abrdn.

CRESCITA CON BENEFICI NON PER TUTTI
L’alto livello di crescita non ha portato benefici per tutti e, prosegue Akintewe, il risultato delle elezioni potrebbe fungere da importante catalizzatore per il governo che dovrà riorientare il proprio operato. Tuttavia, non si tratta di sfide facili da affrontare. Tra le priorità c’è quella di sviluppare un settore manifatturiero vitale al fine di creare un maggior numero di posti di lavoro meglio retribuiti e continuare a promuovere riforme che rafforzino l'economia e producano le risorse necessarie al governo per la transizione economica, ad esempio attraverso la privatizzazione delle aziende di Stato e la monetizzazione degli asset.

IL FUTURO DELLE OBBLIGAZIONI
Ipotizzando una maggioranza di coalizione, per il BJP si tratterebbe di un ritorno a quanto accaduto qualche anno fa, quando fu comunque in grado di portare avanti diverse riforme fondamentali. Akintewe si aspetta quindi che l’India continui a fare progressi, nonostante il rischio di politiche più populiste. L’esperto sottolinea come le prospettive obbligazionarie non siano state turbate dall’esito delle elezioni perché la dinamica della domanda e dell'offerta di obbligazioni è ancora molto favorevole mentre l'inflazione e i tassi di interesse sono ancora orientati al ribasso. “La risposta immediata di un aumento dei rendimenti e di una certa debolezza della valuta potrebbe infatti rappresentare un'opportunità interessante per aggiungere rischio”, commenta Akintewe.

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