DATI ALLARMANTI

Uil: "In sei anni persi in Italia oltre un milione di posti di lavoro"

Nello stesso periodo la disoccupazione è salita dal 6,7% al 12,2%, mentre quella giovanile è raddoppiata dal 21,3% al 40%

16 Lug 2014 - 11:12
 © ansa

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Secondo una ricerca condotta dalla Uil, nei sei anni di crisi tra il 2008 e il 2013, è sparito milione di posti di lavoro, oltre la metà dei quali nel lavoro dipendente (567 mila). Nello stesso periodo la disoccupazione è salita dal 6,7% al 12,2%, mentre quella giovanile è raddoppiata dal 21,3% al 40%.

Uil: "La crisi ha toccato oltre 13 milioni di italiani" - Secondo i dati forniti dalla Uil nel rapporto "No Pil? No jobs", inoltre una persona su 3 in età lavorativa, nel 2013, ha conosciuto forme di sofferenza e insicurezza occupazionale. Si tratta di quasi 13 milioni di donne e uomini (+42,6% sul 2008) che hanno un lavoro instabile, che hanno subito una riduzione di orario o lo hanno perso.

Secondo lo studio le difficoltà della crisi hanno creato un "cratere" nel nostro tessuto sociale e produttivo. Nello specifico, nel solo 2013, 4,2 milioni di persone hanno vissuto l'esperienza degli ammortizzatori sociali, con un aumento del 57% rispetto al 2008, 3,1 milioni di persone sono alla ricerca attiva di un posto di lavoro, in aumento dell'83,8% rispetto al 2008, 1,8 milioni sono le persone che, rassegnate, un lavoro neanche lo cercano.

Uil: "Le retribuzioni non tengono il passo con i prezzi" - La sofferenza, tuttavia, non si misura soltanto con la quantità ma, anche, con la qualità del lavoro e delle retribuzioni. Anche il reddito medio da lavoro dipendente e assimilato segna il passo in questo periodo, ed è un ulteriore parametro indicativo dello stato di salute del nostro sistema produttivo. Si è passati dagli oltre 21,1 milioni di contribuenti del 2008 ai 20,8 milioni del 2013; il reddito medio imponibile è passato dai 19.640 euro del 2008 ai 20.282 euro del 2013, crescendo molto al di sotto dell'indice dei prezzi al consumo.

Istat: "Esportazioni in crescita" - Segnali positivi sul fronte del commercio con l'estero. Secondo i dati dell'Istat, a maggio c'è stata una "forte crescita" delle esportazioni italiane, aumentate del 2,2% rispetto al mese precedente. A trainare gli affari le vendite verso i mercati extra Ue (+5,4%) e quelle dei beni strumentali (+5,7%). Rispetto al 2013 l'export è in aumento dello 0,2%.

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