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Turismo: 32 milioni di italiani in vacanza, in aumento rispetto al 2018

La durata media delle ferie sarà di 6 notti (agosto il mese di maggiori partenze). Il 77% dei vacanzieri resta in Italia. Inoltre, è aumentata la spesa degli stranieri nel nostro Paese

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istockphoto

Sono quasi 32 milioni gli italiani che andranno in vacanza nel periodo estivo secondo un'indagine di Confturismo-Confcommercio.

Si tratta di un dato positivo che segna un aumento rispetto al 2018, con +1,3 milioni di persone propense ad andare in ferie. La durata media della vacanza sarà di 6 notti (agosto il mese di maggiori partenze). Il 77% dei vacanzieri resterà in Italia mentre il 23% andrà all'estero. La spesa media si aggira sui 950 euro.

Ma come si contestualizza questa situazione nel panorama competitivo internazionale del turismo? Dai risultati di Confturismo-Confcommercio emerge un surplus per la bilancia commerciale italiana di un miliardo in più rispetto al 2018 (8 miliardi totale). Se infatti la spesa degli italiani all'estero aumenta di circa 200 milioni di euro, quella degli stranieri in Italia sale di oltre 1 miliardo circa, anche se non tutto il nostro territorio ne beneficia in pari misura: infatti è il Sud ad avvantaggiarsene in maniera preponderante.

Una situazione che trova pieno riscontro anche nei dati del trasporto aereo passeggeri: dei 60 milioni di passeggeri che gli aeroporti italiani registreranno tra giugno e agosto di quest'anno, 40 milioni saranno stranieri, con un incremento di 2,4 milioni proprio negli aeroporti del Sud che supereranno quindi, per la prima volta, il traffico delle altre 3 macro aree (Nord-Ovest, Nord-Est e Centro). In generale però, a livello del Mediterraneo, si va fortemente intensificando la concorrenza di Turchia, Egitto e Tunisia, che vedono crescere a doppia cifra la percentuale dei loro arrivi turistici internazionali soprattutto da Francia e Germania, mentre la Spagna, nostro competitor abituale, subisce una pesante battuta d'arresto.

Il presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patanè, ha spiegato: "E' per noi molto importante il lavoro dell'Istituto Piepoli, che ormai da 4 anni ci fornisce una base dati con la quale possiamo monitorare ed interpretare le decisioni dei viaggiatori. E' stato incisivo il clima di maltempo del mese di maggio, che ha effettivamente posticipato gran parte delle prenotazioni. Un dato certamente positivo - conclude Patanè - è che la spesa crescente dei viaggiatori stranieri in Italia genera un importante surplus nella bilancia commerciale, dimostrando ancora una volta che il turismo è un bene cruciale per l'Italia".