STOP DI 2 GIORNI

Sciopero medici e farmacisti, il 5 e 6 novembre possibili disagi in tutta Italia

Saranno garantiti solo i servizi essenziali, ma si prevedono disagi per i cittadini. Astensione indetta dal sindacato autonomo dei medici di medicina generale Snami e per il 6 novembre dai farmacisti

04 Nov 2025 - 10:06
 © Istockphoto

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Il 5 e il 6 novembre si preannunciano giornate complesse per la sanità e i servizi farmaceutici italiani. In queste date due categorie fondamentali del sistema sanitario - i medici di medicina generale e i farmacisti delle strutture private - incroceranno le braccia per protestare contro provvedimenti e situazioni che, secondo le rispettive organizzazioni, minacciano la qualità dell'assistenza e il riconoscimento professionale dei lavoratori.

5 novembre: i medici di famiglia contro il “ruolo unico”

 Mercoledì 5 novembre toccherà ai medici di medicina generale, che aderiscono allo sciopero nazionale indetto dallo Snami (Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani). Al centro della protesta c’è l'introduzione del cosiddetto "ruolo unico", una misura prevista nella riforma della sanità territoriale. Secondo lo Snami, questa riforma rischia di snaturare la figura del medico di famiglia, trasformandolo in un funzionario amministrativo sottoposto alle direttive del sistema sanitario, con la conseguente perdita di autonomia professionale e di libertà di cura. Durante la giornata di sciopero gli ambulatori resteranno chiusi, ma saranno garantiti i servizi di emergenza e urgenza. L'obiettivo, sottolinea il sindacato, è difendere la medicina territoriale e preservare la qualità dell'assistenza ai cittadini. 

6 novembre: i farmacisti chiedono un contratto equo

 Il giorno successivo, giovedì 6 novembre, sarà la volta dei lavoratori delle farmacie private convenzionate. Circa 60mila dipendenti e collaboratori aderiranno allo sciopero nazionale proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, per chiedere il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto ad agosto 2024.

Dopo mesi di trattative interrotte con Federfarma, le sigle sindacali denunciano la mancanza di un accordo che riconosca il reale valore dei farmacisti all'interno della sanità pubblica. La protesta mira non solo a ottenere migliori condizioni economiche, ma anche a valorizzare il ruolo del farmacista di comunità, oggi sempre più impegnato in attività di consulenza, prevenzione e monitoraggio dei pazienti. Durante lo sciopero saranno comunque garantiti i servizi essenziali, ma si prevedono disagi per chi avrà bisogno di medicinali o consulenze urgenti. Lo sciopero coinvolgerà oltre 18mila farmacie private convenzionate sul territorio nazionale. Saranno garantiti i servizi essenziali, ma non si escludono disagi per i cittadini.

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