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Riforma del catasto: più di un proprietario su due è favorevole

Il 57% degli italiani sarebbe d'accordo per combattere l'evasione fiscale e far emergere gli immobili "fantasma". Tra i contrari prevale la paura di un aumento delle tasse 

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Più della metà degli italiani sarebbe d'accordo con la riforma del catasto, prevista da uno dei dieci articoli che compongono la legge delega per la riforma del fisco. È il risultato, tutt’altro che scontato, della ricerca commissionata da Facile.it all'istituto "mUp Research" per sondare l’opinione dei cittadini sulla modifica dei registri catastali, al centro del dibattito politico in queste ultime settimane.

L’opinione degli italiani - La lotta all'evasione fiscale da una parte, la paura di un aumento delle tasse sulla casa dall'altra. Un bivio sul quale la maggior parte degli italiani si sta interrogando in questi giorni. Ma tra le due opzioni, la necessità di far emergere gli immobili "fantasma" sembra essere più importante del rischio di un possibile aumento dell'imposizione fiscale. Nello specifico più di 1 proprietario su 2 è d'accordo con l'ipotesi di modificare i registri (57%), mentre solo il 16,3% è apertamente contrario e il 26,7% non ha ancora una posizione definita sulla questione.

 

 

I favorevoli - Il 58,7% dei proprietari vuole la riforma perché pensa che questa possa far emergere i cosiddetti immobili "fantasma", ovvero quei 1,2 milioni di edifici ancora sconosciuti al catasto e al fisco. La percentuale sale al 59,9% tra i rispondenti residenti nel Nord Ovest, mentre raggiunge il minimo (54,7%) nel Centro Italia. Ma a far propendere per la riforma ci sono anche altre motivazioni: innanzitutto rendere più equo e trasparente il prelievo sugli immobili. Questa ragione convince il 56,9% dei favorevoli, invece il 18,1% pensa che nonostante i timori sollevati negli ultimi giorni non ci saranno modifiche nel carico fiscale. C'è infine chi pensa (13,1%) che la riforma porterà anche un abbassamento delle tasse sulle case; la percentuale sale fino al 18,5% tra i rispondenti che sono alla ricerca della prima casa.

 

I contrari - Del 16,3% dei proprietari che si è detto contrario, la stragrande maggioranza (78,9%) teme un aumento delle tasse sugli immobili, mentre un'altra parte consistente (49,3%) non vorrebbe l'aggiornamento dei valori castali per paura dell'effetto che questo potrebbe avere sull'intero mercato immobiliare.

 

I possibili effetti sul mercato immobiliare - Si tratta di timori non del tutto infondati per gli italiani: quasi 1 rispondente su 3 (31,4%) tra coloro che al momento sono alla ricerca della prima casa ha dichiarato di essere disposto a rinunciare all'acquisto qualora le tasse dovessero aumentare. La situazione potrebbe non essere migliore nel mercato delle seconde case: il 29,7% sarebbe pronto a rinunciare a comprare un secondo immobile.

 

"La variazione dei valori catastali di un immobile potrebbe avere effetti non solo sulle tasse che pesano sulle seconde case, ma anche sui costi connessi all’acquisto di un'abitazione", spiegano da Facile.it, "visto che l'imposta di registro che si paga è calcolata in percentuale sul valore catastale nella misura del 2% se si tratta di una prima casa, mentre è pari al 9% in caso di seconda casa". Lo dimostrano i ben 2,2 milioni proprietari immobiliari che, in caso di aumento delle tasse, potrebbero pensare di vendere la seconda casa.

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