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Prezzi dellʼoro alle stelle, ai massimi dal 2011

Il metallo prezioso corre sui timori per la seconda ondata

Nonostante l'ottimismo sulla potenziale ripresa economica, che spinge i listini azionari, a Wall Street permane il nervosismo per i rischi di una seconda ondata di contagi da coronavirus. E per questo motivo l'oro continua la sua corsa.


PREZZI VERSO IL RECORD
Come rivela la Cnn, il prezzo del metallo giallo ora supera i 1800 dollari all'oncia, il livello più alto dal settembre 2011, e sta correndo verso il record di oltre 1900 dollari all'oncia. Nel 2020 finora l'oro ha guadagnato il 19%.


IL RALLY DEL 2009
Una spiegazione plausibile può essere legata al fatto che l'oro performa bene in tempi di stress sui mercati finanziari, quando prevale la paura. Ad esempio, dopo il fallimento di Lehman Brothers nel 2008, il metallo ebbe un'iniziale scivolone per poi avviare un rally che si è consolidato mentre i mercati affondavano, a inizio 2009.


RECORD NEL 2011
Lo stesso record dei prezzi, fissato nel 2011, è stato stabilito dopo il declassamento del rating degli Usa da parte di Standard & Poor's, mentre sui mercati prevaleva il nervosismo per la crisi del debito sovrano in Europa.


SCETTICISMO SULLA RIPRESA
Oggi la corsa dell'oro si può spiegare con l'ansia crescente tra gli investitori per i rischi legati ai nuovi contagi da coronavirus. Gli investitori stanno continuando a puntare sul metallo prezioso – un segnale di stress – nonostante il rally delle azioni tech e del mercato in generale, tutti segnali di fiducia. C'è infatti un certo scetticismo sulla solidità della ripresa e comprare oro può rappresentare un buon rifugio, se il recupero non dovesse verificarsi nel 2021, come da attese.


Contenuto a cura di Financialounge.com