Per Pasqua niente colombe Melegatti: salta lʼaccordo col fondo Abalone
Chiesta la cassa integrazione solo per i lavoratori che non hanno scioperato. Il termine ultimo per evitare il fallimento è il 23 febbraio
Pasqua 2018 sarà senza le colombe Melegatti. Mentre per il pandoro, grazie anche al supporto dei consumatori, si era verificato il "miracolo" di Natale, così non sarà per il tradizionale dolce pasquale. L'accordo con il fondo maltese Abalone, infatti, non è stato firmato e la situazione è tornata critica, con la Melegatti senza denaro liquido per pagare fornitori e dipendenti. E l'azienda ha chiesto che la cig vada solo a chi non ha scioperato.
Senza la firma sull'accordo, quindi, la produzione di dolci pasquali è ferma. La rabbia tra i dipendenti è tanta. L'azienda, inoltre, ha scaricato ogni responsabilità sul fondo Abalone, accusandolo di non aver rispettato gli impegni presi per Natale (cioè la messa a disposizione di fondi fino a 6 milioni di euro) e per questo la proprietà della Melegatti è pronta a chiedere il risarcimento per i danni. Accuse respinte dal fondo maltese con un secco: "No comment".
Intanto si muove la regione Veneto, che è scesa in campo convocando un incontro giovedì 8 febbraio. Il termine ultimo per evitare il fallimento è il 23 febbraio. "Gli advisors e la proprietà sono al lavoro per trovare una soluzione alternativa entro i termini stabiliti dal Tribunale per salvare la storia e la tradizione dell'azienda veronese", comunica la Melegatti.
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