Nodo licenziamenti, governo al lavoro su comparti tessile e calzaturiero
La strada sembra quella di un decreto da approvare all'inizio della prossima settimana, una volta che Mario Draghi sarà stabilmente a Roma
Il governo è pronto ad intervenire per trovare una soluzione al nodo licenziamenti, ancora una volta puntando sulla mediazione del presidente del Consiglio Draghi, usando la formula della selettività e individuando i settori ancora in grave crisi. Finora tra i comparti considerati più vulnerabili si è parlato di tessile e calzaturiero, inglobando forse anche le aziende su cui sono già aperti tavoli di crisi.
La strada sembra quella di un decreto da approvare all'inizio della prossima settimana, una volta che Mario Draghi sarà stabilmente a Roma, per prolungare la cassa Covid, e quindi il blocco dei licenziamenti che finora ha viaggiato in parallelo, per i settori ancora in grave crisi.
Politicamente l'idea trova d'accordo Lega e Partito democratico. La prima porta avanti da tempo la necessità di tutelare il comparto moda, mentre i dem hanno spinto tra le proposte di modifica al dl Sostegni bis proprio sulla selettività, chiedendo di equiparare le imprese "dell'industria tessile, della fabbricazione di articoli in pelle e simili, della confezione di articoli di abbigliamento e confezione di articoli in pelle e pelliccia" alla normativa sulle Pmi, per le quali i licenziamenti restano fermi fino al 31 ottobre insieme alla contemporanea possibilità di ricorso alla cassa Covid
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