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E' morto l'imprenditore Roberto Colaninno: da Olivetti a Telecom fino al rilancio di Piaggio

Il 16 agosto aveva compiuto 80 anni. Negli anni 2000 compì una delle più grandi scalate finanziarie italiane nei confronti del monopolista telefonico

Fotogallery - Addio a Roberto Colaninno

E' morto Roberto Colaninno, l'imprenditore nato a Mantova, aveva compiuto il 16 agosto 80 anni.

Fu al fianco di De Benedetti quando lanciarono l'Olivetti nelmondo dell'informatica. Poi scalò la Telecom negli anni 2000, operazione che terminò bruscamente per contrasti con l'altro azionista Bell. La sua ultima fatica professionale è stata il rilancio della Piaggio che acquisì nel 2002. Lascia la moglie e due figli, Matteo (imprenditore e politico) e Michele (amministratore delegato della Immsi, la finanziaria di famiglia).

 

Roberto Colaninno è stato uno degli imprenditori protagonisti dell'industria italiana. Ottanta anni appena compiuti, il 16 agosto, sposato, padre di Matteo e Michele, quest'ultimo amministratore delegato e direttore generale di Immsi, Roberto Colaninno aveva conseguito il diploma di ragioniere e da mezzo secolo era al centro della scena imprenditoriale italiana. La notizia della morte è stata ufficializzata da Omniaholding, la holding di controllo della famiglia. I funerali, secondo quanto si è appreso, si svolgeranno a Mantova in forma privata.

 

Le origini pugliesi

 L'imprenditore, la cui famiglia era originaria di Acquaviva delle Fonti (Bari), da tempo ormai viveva a Mantova. La sua carriera inizia nel 1969 alla Fiaam Filter, azienda italiana di componenti per auto con sede a Mantova, di cui diviene amministratore delegato. Nel 1981 fonda la Sogefi, società di componentistica meccanica, con sede a Mantova, entrata ben presto nell'orbita della Cir dell'ingegner Carlo De Benedetti.

Il sodalizio con De Benedetti

 Nel 1995 diventa amministratore delegato di Olivetti nel momento della massima crisi dell'azienda. In quegli anni Colaninno annuncia che bisogna uscire dall'informatica e trasforma l'azienda in una holding di telecomunicazioni. Nel 1998 vende per oltre 7 miliardi di euro anche Omnitel, all'epoca secondo gestore nazionale dei cellulari.

 

La scalata a Telecom

 All'inizio del 1999 lancia una offerta pubblica di acquisto totalitaria su Telecom Italia, pagando a tutti gli azionisti un prezzo considerato equo dalla Borsa. L'operazione ha successo e Colaninno diventa presidente e amministratore delegato. Nel 2002 Colaninno acquista Immsi, nata dallo scorporo degli immobili della Sirti, società della galassia Telecom che costruisce le reti telefoniche. Immsi opera nel settore immobiliare ma viene trasformata da Colaninno in una Holding di partecipazioni industriali e quotata in Borsa.

 

L'acquisto della Piaggio

 Nel 2003 attraverso Immsi acquista Piaggio. Negli anni Piaggio cresce ed ora opera con diversi marchi, oltre al proprio: Vespa, Gilera, Scarabeo, Aprilia, Moto Guzzi, Derbi, Ape, Piaggio Veicoli Commerciali.

 

L'avventura dei "capitani coraggiosi" in Alitalia

 Nel 2008 viene costituita, in seguito a una iniziativa di Silvio Berlusconi, nasce la Compagnia Aerea Italiana, una società-veicolo che intende acquisire l'Alitalia, di cui Colaninno è stato presidente. Nel 2015 la Cai è azionista al 51% della nuova Alitalia con il 49% in mano a Etihad Airways.

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