La proposta, che mette d'accordo maggioranza e opposizione, impegna il governo a intervenire in tema di salario equo per tutti quei lavoratori non compresi nelle contrattazioni collettive
© ansa
Via libera della Camera alla mozione che impegna il governo a intervenire in tema di paga oraria minima nazionale. Il testo, passato a Montecitorio con il parere positivo dell'esecutivo, è stato proposto da Fratelli d'Italia con lo scopo di "attuare una maggior tutela del lavoratore nel rapporto di lavoro, garantendo un'equa retribuzione". L'ok di Palazzo Chigi è arrivato in un secondo momento: inizialmente il parere era stato infatti negativo.
Il salario minimo legale accorcia le distanze tra maggioranza e opposizione. Prima il M5s, poi la stessa Lega sono intervenuti in merito alla necessità di applicare la misura per proteggere quelle fasce di lavoratori non garantite. La norma è stata promossa anche dal Partito democratico rilanciando l'idea già in una prima stesura del Jobs Act. Dopo le discussioni ora è passata la mozione di Fratelli d'Italia, che ha messo d'accordo partiti di schieramenti opposti.
Ne aveva parlato a favore anche il presidente dell'Inps Tito Boeri, affermando che si tratta di una norma necessaria per garantire i diritti minimi di chi ancora non è tutelato nel mondo del lavoro. La proposta però non piace a sindacati confederati e a imprenditori: i primi temono contraccolpi sulla contrattazione, mentre gli industriali paventano livelli minimi troppo alti.