Lavoro, Cgil: "Nel 2020 3,9 milioni di disoccupati sostanziali, indice al 14,5%"
Secondo la ricerca, si tratta nel complesso di 3,9 milioni di persone
Nel 2020 è pari al 14,5% l'indice di disoccupazione sostanziale, che tiene conto sia dei disoccupati ufficiali (quelli che non lavorano e lo cercano attivamente) sia di coloro che sarebbero disponibili a lavorare ma non cercano e hanno avuto precedenti esperienze. Lo riferisce la Fondazione di Vittorio, centro di ricerca della Cgil, ricordando che viene considerato "occupato" anche chi è in cassa integrazione da oltre tre mesi. Si tratta nel complesso di 3,9 milioni di persone.
Le altre categorie - Secondo la stima del centro di ricerca della Cgil, al numero dei disoccupati ufficiali, devono essere aggiunte ulteriori categorie. Gli "inattivi assimilati ai disoccupati" o "scoraggiati": coloro che sarebbero disponbili a lavorare ma non ricercano, convinti di non riuscire. Questi sono circa 1,6 milioni di persone. Vi sono poi i cosiddetti "bloccati", circa 124.000, che non cercano lavoro perchè devono prendersi cura di bambini o anziani. Infine i "sospesi", pari a 596.000 persone, che stanno aspettando esiti di azioni di ricerca di lavoro o in attesa di tornare al proprio posto.
I dati - Il tasso di disoccupazione ufficiale tra i 15 e i 74 anni in Italia è al 9,2% nel 2020, lievemente superiore al 7,1% europeo. La Cgil sottolinea che l'indice di disoccupazione sostanziale differisce spostandosi dal Sud al Nord: nel meridione è al 25,5%, al 12,1% al Centro e all'8,7% al Nord. Declinato per genere, la disoccupazione riguarda soprattutto le donne: l'indice si attesta al 12,8% tra gli uomini e al 16,7% tra le donne.
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