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Istat: "Le imprese e i consumatori tornano a essere ottimisti"

Balzo dellʼindice della fiducia a febbraio. LʼIstituto di statistica: "Dati positivi grazie al QE, allʼoccupazione, che migliora, e allʼelezione di Sergio Mattarella al Quirinale. Lʼottimismo sembra rivolto al futuro"

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La fiducia delle imprese a febbraio sale ai massimi dal giugno del 2011, con l'indice che si porta a 94,9 punti (da 91,6 di gennaio). Lo comunica l'Istat, spiegando che la rilevazione potrebbe risentire anche degli effetti del Quantitative easing. Bene anche la fiducia dei consumatori che mette a segno un balzo e sale a 110,9 punti (da 104,4 di gennaio). Non era così dal 2010. Hanno giocato a favore i dati sull'occupazione e l'elezione di Sergio Mattarella.

Le indagini dell'Istat sulla fiducia, infatti, coprono la prima parte di ciascun mese, quindi ogni volta i fatti degli ultimi giorni del mese precedente si ripercuotono su quello oggetto della rilevazione. Quindi gli effetti dell'elezione del nuovo Capo dello Stato, avvenuta a fine gennaio, si sono con tutta probabilità riflessi in pieno su febbraio.

Può avere influito sull'impennata della fiducia anche la serie di dati e previsioni positive sull'economica, che si succedono dai primi giorni di questo mese. Non a caso, fa notare l'Istituto di statistica, a registrare l'aumento più forte è proprio la componente economica della fiducia, ovvero quella relativa alla situazione generale del Paese, che passa a 130,9 da 111,1, mentre i giudizi e le attese su tutto ciò che attiene alla sfera personale, o meglio alle condizioni e ai bilanci della famiglia, sale "solo lievemente", a 103,7 da 102,2.

L'ottimismo inoltre sembra rivolto più verso il futuro che il presente: scomponendo il clima di fiducia su base temporale, si registra un aumento più significativo per quello che guarda in avanti (a 116,6 da 107,4), rispetto a quello corrente, o attuale, (a 106,7 da 102,5).

Nel dettaglio, sottolinea l'Istat, "migliorano decisamente" le aspettative su un calo della disoccupazione. Di sicuro il 2014 è partito con il piede sull'acceleratore, visto che anche a gennaio l'indice era risultato in aumento su dicembre, ma il rialzo di febbraio è un exploit con pochi precedenti, anche perché, probabilmente, si cerca di recuperare da un periodo difficile.

Rallenta la caduta della vendita al dettaglio: -1,2% -
Il 2014 passa agli archivi come un altro anno "nero" per il commercio al dettaglio, con le vendite che scendono dell'1,2%. Lo rileva l'Istat, che però spiega che, anche se si "tratta del quarto anno consecutivo in calo", "rispetto al 2013 la caduta rallenta". Male sia il settore alimentare (-1,1%) sia il resto dei comparti (-1,2%).