FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Istat: il reddito delle famiglie sale di poco, giù risparmio e potere d'acquisto

La propensione al risparmio delle famiglie è stata pari allʼ8,3%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali nel terzo trimestre del 2018. Sale la pressione fiscale. I consumatori: "Il Paese arretra"

Istat: il reddito delle famiglie sale di poco, giù risparmio e potere d'acquisto - foto 1
ansa

Nel terzo trimestre del 2018, il reddito disponibile delle famiglie italiane è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,3%.

Lo riferisce l'Istat, precisando che la propensione al risparmio delle famiglie è stata pari all'8,3%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il potere d'acquisto delle famiglie consumatrici è invece diminuito dello 0,2%.

La pressione fiscale sale al 40,4% - Secondo l'istituto di statistica, la pressione fiscale nel terzo trimestre del 2018 è stata pari al 40,4%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è invece stato pari al -1,7% (-1,8% nello stesso trimestre del 2017).

Male anche i profitti delle imprese - La quota dei profitti sul valore aggiunto delle società non finanziarie, pari al 41,4%, è diminuita di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento invece, pari al 22,2%, è aumentato di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Sempre nel terzo trimestre del 2018, la spesa per interessi è salita di circa 1,7 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2017.

Unione nazionale consumatori "Il Paese arretra" - "Si peggiora invece di migliorare, il Paese arretra", ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori. Bisogna tornare al terzo trimestre 2016 per avere un incremento più basso. "Fino a che il potere d'acquisto peggiora e i redditi restano al palo, è chiaro che i consumi non potranno ripartire come servirebbe per rilanciare la crescita e si resterà agli zero virgola. Inoltre, dato che i risparmi non si possono sacrificare a lungo, il rischio che si torni in territorio negativo è dietro l'angolo", ha aggiunto.