Guerra e gas russo, via alla stretta sui condizionatori negli uffici pubblici
Dal primo maggio scattano le nuove normative per risparmiare sulla bolletta energetica: il termostato non potrà scendere sotto i 27 gradi. Nuovi valori in vista anche per il riscaldamento invernale
Scatterà dal primo maggio la stretta sui consumi energetici per ridurre la dipendenza dal gas russo.
E si comincia con lo stop al condizionatore selvaggio negli uffici pubblici. E' quanto stabilisce un emendamento al decreto bollette con le regole che saranno in vigore fino al 31 marzo 2023.
Condizionamento e riscaldamento - La stretta riguarda condizionamento e riscaldamento, ma sono gli impianti per rinfrescare che ci fanno consumare di più: negli uffici il 57% dei consumi energetici annuali è legato infatti ai climatizzatori. Con le nuove regole in inverno non si potrà riscaldare oltre i 19 gradi (oggi ne sono previsti 20) e in estate non si potrà scendere sotto i 27, con due gradi di tolleranza.
Guerra e gas russo, via alla stretta su termostati e condizionatori negli uffici pubblici
Per il momento le nuove regole non riguarderanno ospedali, cliniche e case di cura. Mentre il governo starebbe valutando una norma anche per risparmiare sull'illuminazione pubblica, riducendo il numero dei lampioni accesi o le ore della luce notturna.
Risparmi previsti - Con le norme messe in campo con questo decreto, la previsione è di risparmiare circa 4 miliardi di metri cubi di gas nel 2022. Ancora però non è chiaro chi gestirà i controlli per verificare che le regole vengano rispettate. Le sanzioni previste vanno tra i 500 e i 3mila euro.
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