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Debito pubblico in calo a maggio: giù di 10 miliardi, ora è a quota 3.053

Secondo Bankitalia, la discesa è legata al calo delle disponibilità liquide del Tesoro. Crescono anche le entrate tributarie nei primi cinque mesi dell’anno

15 Lug 2025 - 12:02
 © Ansa

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Il debito pubblico italiano registra un segnale positivo: a maggio 2025 scende di 10 miliardi, attestandosi a 3.053,5 miliardi di euro. Lo comunica la Banca d'Italia nel consueto supplemento mensile “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”. Parallelamente, le entrate tributarie crescono di 6,8 miliardi nel periodo gennaio-maggio. Ma il confronto su base annua invita ancora alla prudenza.

Bankitalia: debito pubblico giù di 10 miliardi a maggio

 La Banca d'Italia evidenzia un calo del debito pubblico per il mese di maggio 2025, con una riduzione di 10 miliardi rispetto ad aprile. Il dato aggiornato si attesta a 3.053,5 miliardi. Un segnale incoraggiante, che riflette principalmente l'andamento delle amministrazioni centrali, mentre quelle locali e gli enti di previdenza risultano sostanzialmente invariati. Secondo Via Nazionale, il risultato è il frutto di una gestione più attenta della spesa e di un contenimento dell'emissione di nuovi titoli.

Tesoro, meno liquidità ma fabbisogno in aumento

 La riduzione del debito è in larga parte legata a una contrazione delle disponibilità liquide del Tesoro, che a fine maggio si attestano a 46,2 miliardi, contro i 69,4 miliardi di aprile. Il saldo negativo di 23,2 miliardi ha però compensato l'aumento del fabbisogno (+12,1 miliardi) e altri fattori tecnici, come gli scarti all'emissione e l'effetto cambi, pari a +1,2 miliardi. Questi movimenti suggeriscono un'attenta pianificazione nella gestione del cash flow statale.

Entrate tributarie in crescita: +6,8 miliardi nei primi 5 mesi

 Sul fronte delle entrate, i primi cinque mesi del 2025 segnano un aumento significativo delle entrate fiscali. Secondo i dati della Banca d'Italia, il gettito tributario ha raggiunto quota 213,5 miliardi, con un incremento del 3,3% (+6,8 miliardi) rispetto allo stesso periodo del 2024. I numeri del Ministero dell'Economia, calcolati su base giuridica, riportano un dato leggermente superiore: 217,1 miliardi, frutto della somma di imposte dirette e indirette.

Chi detiene il debito? Calano Banca d'Italia, salgono estero e privati

 La composizione del debito mostra una leggera variazione rispetto ad aprile. La quota detenuta dalla Banca d'Italia si riduce al 20% (dal 20,2%), mentre cresce la componente estera: gli investitori non residenti detengono ora titoli per 818,4 miliardi (da 798,7). Aumenta anche la quota in mano a famiglie e imprese italiane, che raggiunge i 389,3 miliardi. Resta stabile a 7,9 anni la durata media residua del debito.

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