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Coca Cola: "Al momento non usiamo materiale girato con Chiara Ferragni"

Dopo il caso del pandoro Balocco un altro sponsor sospende i rapporti con l'influencer

Coca Cola: "Al momento non usiamo materiale girato con Chiara Ferragni" - foto 1
Instagram

La Coca Cola chiarisce, dopo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore, la sua posizione in merito alla collaborazione con Chiara Ferragni.

"Abbiamo lavorato con Chiara in Italia nel 2023, anche per alcune riprese tenutesi lo scorso dicembre. Al momento non prevediamo di usare questi contenuti", è quanto si legge in una nota del gigante delle bibite che ha fermato lo spot con la influencer che sarebbe dovuto andare in onda a partire dalla fine di gennaio, poco prima dell'inizio del Festival di Sanremo. Dopo il caso del pandoro Balocco, ecco un altro sponsor e un'altra azienda che sospende i rapporti con l'influencer.

Coca Cola: "Al momento non usiamo materiale girato con Chiara Ferragni" - foto 2
Tgcom24

 

Nei giorni scorsi anche l'azienda di occhiali Safilo aveva interrotto i rapporti con la nota influencer che, nonostante il periodo poco felice, cerca un rilancio. Secondo La Repubblica, infatti, che aveva anticipato la notizia sul rapporto tra lei e la Coca Cola, Chiara Ferragni avrebbe firmato un contratto con un famoso marchio internazionale.

 

Il caso pandoro

  La campagna natalizia sui pandori tra la Balocco e Chiara Ferragni era finita al centro di polemiche per mancanza di trasparenza. Alla fine è intervenuta anche l'Antitrust che ha sanzionato l'azienda piemontese per 420mila euro, mentre un'altra sanzione (da oltre un milione di euro) è stata comminata alle società riconducibili alla nota influencer. Il motivo? Pratica commerciale scorretta. Sia Balocco che la Ferragni hanno respinto le accuse, annunciando un ricorso contro la decisione presa dall'Autorità garante della concorrenza. L'influencer, però, sui social aveva ammesso di aver sbagliato nella gestione della vicenda, promettendo anche una donazione da un milione di euro.

 

 

Ma sulla vicenda pandori non è calato ancora il sipario. La guardia di finanza di Milano ha acquisito i documenti raccolti dall'Antitrust nell'ambito di una inchiesta esplorativa. La procura deciderà poi se e quale reato ipotizzare ed eventualmente fare iscrizioni nel registro degli indagati. 

 

Dopo il caso Balocco, Chiara Ferragni si era presa una pausa dai social. Dopo il messaggio in cui ringraziava tutti coloro che le sono stati vicino, l'influencer ha chiuso definitivamente il periodo di assenza dai social tornando a postare immagini sorridenti di vita quotidiana. DI recente, infatti, nelle storie di Instagram, ha condiviso alcuni post di sua madre Marina Di Guardo, in cui appare sorridente con la figlia Vittoria a Milano. 

 

 

Meloni: "Sulla beneficenza servono regole migliori"

  Anche il premier Giorgia Meloni, rispondendo giovedì, nel corso della conferenza stampa di fine anno, a una domanda sulla necessità di tutelare e incentivare l'informazione di qualità, era tornato sul caso Ferragni. "Mi ha molto colpito la reazione scomposta della sinistra quando ho espresso un concetto che credevo la sinistra dovesse condividere e cioè che ha più valore chi produce un pandoro rispetto a chi lo griffa, che ha più valore che produce quell'eccellenza italiana che chi la mette in mostra. Ho detto una cosa di una banalità totale, che tra l'altro dovrebbe avere qualcosa a che fare con il mondo operaio invece loro se la sono presi perché, ritenendo che io attaccassi Chiara Ferragni, anche se c'era un riferimento, anche se non l'ho citata personalmente, sembrava che avessi attaccato Che Guevara".

 

"Il mondo cambia e il caso è stato creato da questo, ma non c'era da parte mia volontà di attaccare alcuno, ponevo - ha proseguito Meloni - un fatto di valore su chi davvero produce l'eccellenza italiana, dopodiché su tutto il resto c’è una questione che questa vicenda mi ha fatto balzare agli occhi e cioè il tema della trasparenza sulla beneficenza, che forse è un tema sul quale bisognerà lavorare perché altrimenti si rischia che il caso singolo possa poi impattare su una cosa fondamentale come beneficenza". Secondo il premier "forse capire quali siano oggi le regole di trasparenza ed eventualmente immaginarne di migliori può essere utile per tutti ed è una cosa sulla quale sto ragionando", ha poi concluso.

 

Come nasce il brand Ferragni?

  Il brand Chiara Ferragni viene lanciato nel 2013 come marchio di scarpe di moda. Presto il brandi si espande abbracciando anche abiti e accessori tutti griffati con un logo a forma di occhio. Dopo l'abbigliamento, l'imprenditrice Ferragni ha lanciato anche una linea di prodotti di bellezza, oltre a gioielli e biancheria intima.

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