Due terzi al retail

Btp Italia, chiuso il collocamento: raccolti in totale 8,79 miliardi di euro

Secondo il Mef, si è "registrata una significativa partecipazione dei piccoli risparmiatori"

30 Mag 2025 - 15:30
 © ansa

© ansa

Il collocamento del ventesimo Btp Italia si è concluso con una raccolta complessiva pari a 8,79 miliardi di euro. Il titolo, indicizzato all'inflazione e riservato principalmente al pubblico retail, ha registrato una forte partecipazione. La sola giornata finale, dedicata agli investitori istituzionali, ha generato sottoscrizioni per 2,257 miliardi di euro. A questi si sommano i 6,53 miliardi raccolti nella fase riservata ai piccoli risparmiatori. Prima dell'avvio dell'emissione, il ministero dell'Economia aveva fissato il tasso minimo garantito del titolo settennale all'1,85%.

Mef: "Successo del Btp tra i piccoli risparmiatori"

 Il Mef comunica che è stato pari a 8.790,678 milioni di euro il valore corrispondente di Btp Italia acquistati da piccoli risparmiatori (retail) e investitori istituzionali durante il periodo di collocamento del titolo indicizzato all'inflazione, iniziato lo scorso 27 maggio 2025 e concluso oggi, 30 maggio, alle ore 12. Secondo il Mef, si è "registrata una significativa partecipazione dei piccoli risparmiatori".

Sebbene le modalità di emissione non consentano di avere dati puntuali sulle caratteristiche degli investitori, sottolinea il Mef, dalle informazioni raccolte dai Dealer e Co-Dealer, si può desumere che nel corso della Prima Fase la partecipazione di investitori individuali è stata particolarmente rilevante rispetto a quella del private banking, con una quota di rispettivamente 65 per cento e 35 per cento.

La scadenza a 7 anni

 Il nuovo titolo, sottolinea il Mef, ha scadenza a 7 anni - data godimento 4 giugno 2025 e data scadenza 4 maggio 2032 - e un tasso cedolare (reale) annuo definitivo pari all'1,85%, pagato in due cedole semestrali, mentre il regolamento dell'operazione avverrà lo stesso giorno del godimento del titolo. L'importo emesso, 8.790,678 milioni di euro, coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Intesa Sanpaolo S.p.A., UniCredit S.p.A. e Banco BPM S.p.A. In particolare, nel corso della Prima Fase del collocamento (dedicata a investitori individuali e affini), dal 27 al 29 maggio, sono stati conclusi 190.125 contratti per un controvalore pari a 6.533,255 milioni di euro. Il taglio medio dei contratti è risultato pari a 34.363 euro. Sempre con riferimento alla Prima Fase, dei 190.125 contratti conclusi sul MOT circa il 62 per cento è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si supera l'88 per cento del totale.

All'interno della quota sottoscritta da investitori individuali, prosegue la nota del Mef, si stima che il 51 per cento abbia inoltrato l'ordine attraverso le filiali delle reti bancarie (sia recandosi fisicamente in filiale sia inoltrando l'ordine a distanza) o gli uffici postali, mentre la quota di partecipazione attraverso l'home banking è stata pari al 49 per cento. Per quanto riguarda la ripartizione geografica, la quasi totalità degli ordini ricevuti durante la Prima Fase risulta provenire da investitori domestici.

La Seconda Fase di collocamento

 La Seconda Fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si è svolta nell'arco di due ore nella giornata odierna, ha registrato 192 contratti per un controvalore complessivo domandato interamente accolto, pari a 2.257,423 milioni di euro. Sempre con riferimento alla Seconda Fase di collocamento, dalle informazioni raccolte dai Dealer e Co-Dealer, si può desumere che il 59,7 per cento dell'ammontare emesso nella Seconda Fase è stato collocato presso le banche, mentre il 10,7 per cento presso asset manager. Le istituzioni governative hanno acquistato il 12,3 per cento dell'emissione, mentre gli hedge fund hanno sottoscritto il 9,8 per cento. La quota residuale è stata collocata presso altre tipologie di investitori.

Il collocamento del titolo nella Seconda Fase ha visto una predominante presenza di investitori domestici, che ne hanno sottoscritto il 65,4 per cento. Il restante 34,6 per cento dell'emissione è stato sottoscritto da investitori europei, in particolare residenti nel Regno Unito (11,8 per cento), nei Paesi scandinavi (12,3 per cento), in Germania e Svizzera (5,1 per cento), in Spagna (3,7 per cento) e presso altri Paesi europei (1,7 per cento).

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri